• Il cittadino russo Alexander Vinnik ha ammesso di aver riciclato denaro in criptovalute tramite BTC-e.

  • I pubblici ministeri statunitensi hanno affermato che BTC-e ha facilitato transazioni per oltre 9 miliardi di dollari e ha soddisfatto oltre 1 milione di utenti in tutto il mondo.

  • Vinnik rischia ora una pena detentiva di 20 anni in occasione della sua prossima sentenza negli Stati Uniti.

Il cittadino russo Alexander Vinnik ha ammesso di aver partecipato a un programma di riciclaggio di denaro legato alle criptovalute, hanno rivelato i pubblici ministeri statunitensi. Vinnik ha ammesso il suo coinvolgimento con BTC-e, uno dei più grandi scambi di Bitcoin attivo dal 2011 al 2017.

Secondo quanto dichiarato dalla Procura americana di San Francisco, Vinnik era tra gli operatori di BTC-e finché non sono intervenute le forze dell’ordine che hanno chiuso l’exchange e lo hanno arrestato. I pubblici ministeri hanno rivelato che BTC-e ha facilitato transazioni per oltre 9 miliardi di dollari e ha soddisfatto oltre 1 milione di utenti in tutto il mondo.

L’accusa ha definito BTC-e un canale importante per i criminali informatici in tutto il mondo. Ha consentito loro di trasferire, ripulire e nascondere proventi illeciti derivanti da attività criminali, tra cui hacking, reati di ransomware e traffico di droga.

Inoltre, la piattaforma è implicata nell'elaborazione di Bitcoin che è stato collegato a un'unità di intelligence militare russa accusata di intromettersi nelle elezioni presidenziali americane del 2016 facendo trapelare e-mail del Partito Democratico.

Secondo le dichiarazioni ufficiali, Vinnik ha deliberatamente gestito BTC-e per sostenere attività criminali, contribuendo a perdite finanziarie stimate in un minimo di 121 milioni di dollari. Ora rischia una pena detentiva di 20 anni in occasione della sua prossima sentenza a San Francisco. In precedenza, nel 2020, Vinnik era stato condannato per riciclaggio di denaro in Francia, dove gli era stata comminata una pena detentiva di cinque anni.

L’ultimo annuncio da parte degli Stati Uniti fa seguito agli sforzi intensificati del Paese per combattere le frodi legate alle criptovalute. In particolare, Sam Bankman-Fried, co-fondatore di FTX, è stato condannato a 25 anni di carcere a marzo per il suo ruolo in una frode multimiliardaria.

Allo stesso modo, Terraform Labs e il suo co-fondatore Do Kwon sono stati recentemente giudicati responsabili di frode in un processo civile riguardante il collasso dell’azienda. I progetti crittografici LUNA e stablecoin UST di Terraform sono implosi nel maggio 2022, provocando la perdita di 40 miliardi di dollari in fondi degli investitori.

Inoltre, questa settimana, Changpeng Zhao, il fondatore di Binance, è stato condannato a quattro mesi di prigione. Ciò è dovuto a errori che hanno consentito ad attori illeciti, inclusi criminali e terroristi, di utilizzare i servizi di Binance, il principale scambio di criptovalute al mondo.

Il post Il russo ammette un piano di riciclaggio di criptovalute da 9 miliardi di dollari nel caso degli Stati Uniti è apparso per la prima volta su Coin Edition.