La Banca del Giappone (BOJ) ha pubblicato il verbale della riunione di politica monetaria tenutasi dal 30 al 31 ottobre il 24 dicembre. I verbali mostrano che i decisori erano unanimi nel ritenere che, se l'andamento economico e dei prezzi fosse stato in linea con le aspettative, avrebbero continuato ad aumentare i tassi. Tuttavia, a causa dell'incertezza delle prospettive, in particolare i rischi provenienti da economie estere come gli Stati Uniti, e la continua instabilità dei mercati finanziari, l'atteggiamento della Banca del Giappone è diventato cauto, portando a un nuovo indebolimento dello yen.
Nella riunione di ottobre, la Banca del Giappone ha mantenuto il tasso di interesse di politica al 0,25% e ha previsto che nei prossimi anni il tasso di inflazione si avvicinerà all'obiettivo del 2%. Ciò implica che la banca centrale potrebbe aumentare i costi di prestito nel prossimo futuro. Tuttavia, a causa dell'aumento dell'incertezza sia domestica che internazionale, la Banca del Giappone ha infine scelto di posticipare l'aumento dei tassi alla fine di ottobre.
Inoltre, nella riunione più recente del 19 dicembre, la Banca del Giappone ha deciso di mantenere i tassi di interesse invariati con un voto di 8 a 1, con il membro del consiglio Naoki Tamura che ha votato contro. Questa decisione riflette il desiderio dei decisori di prendere più tempo per esaminare se la crescita salariale stabilizzerà il tasso di inflazione vicino all'obiettivo del 2%. Il governatore della Banca del Giappone Kazuo Ueda ha dichiarato in conferenza stampa dopo la riunione che la banca centrale deve monitorare da vicino l'andamento futuro delle economie estere e lo sviluppo dei mercati monetari, valutando il loro impatto sulle prospettive economiche e dei prezzi.
Gli analisti hanno osservato che la Banca del Giappone potrebbe decidere di modificare la politica monetaria solo dopo aver osservato la crescita salariale nel 2025 e le direzioni politiche del nuovo governo americano. Pertanto, nel breve termine, la Banca del Giappone potrebbe continuare a mantenere i tassi di interesse attuali fino a quando non emergeranno segnali economici più chiari.
L'atteggiamento cauto della Banca del Giappone si è riflettuto sul mercato, causando un ulteriore calo dello yen. Da dicembre a oggi, il tasso di cambio dello yen rispetto al dollaro è già diminuito di circa il 4,8%.
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