Ted Pick, CEO di Morgan Stanley, ha dichiarato giovedì di essere ottimista sulle azioni americane, ritenendo che l'economia americana continuerà a comportarsi bene nel 2025. Ha elogiato l'atteggiamento cauto della Fed e ha affermato che Trump porta con sé il rischio di inflazione.

Ted Pick ha dichiarato al summit di Morgan Stanley a Singapore: "Il mondo è ancora dominato dai consumatori americani e i bilanci delle aziende americane sono complessivamente molto buoni."

Ha effettivamente riconosciuto che, a causa di fattori come l'incertezza politica, ci sarà un certo sentimento di cautela nel mercato, ma "nel complesso, le persone continuano a mantenere una visione costruttiva come se fosse ovvio."

Pick ha dichiarato che Morgan Stanley prevede che l'indice S&P 500 aumenterà, sottolineando che settori come la finanza e l'industria potrebbero comportarsi bene con la continua crescita economica e alcune misure di deregolamentazione.

Ha anche affermato che, sebbene il mercato possa talvolta scendere, il momentum complessivo sembra indicare che le prospettive per il 2025 saranno migliori.

David Kelly, chief global strategist di J.P. Morgan Asset Management, ha anche concordato con Pick sulla visione positiva per le azioni americane. Ha sottolineato che la forte performance degli utili aziendali e dell'economia americana più ampia dovrebbe continuare a spingere il mercato azionario verso l'alto nel 2025.

Kelly ha affermato che, per coprire i rischi, gli investitori dovrebbero aumentare l'esposizione alle azioni estere. Le azioni internazionali hanno un potenziale di crescita a lungo termine e il rendimento dei dividendi è il doppio di quello delle azioni americane.

L'indice S&P 500 è aumentato di oltre il 24% dall'inizio dell'anno, mentre l'indice Dow Jones Industrial Average è aumentato del 15,13%.

Riguardo alla Fed, Pick ha affermato che la banca centrale ha fatto "molto bene". Ha sottolineato che la Fed ha adottato un atteggiamento cauto, che è "la cosa giusta da fare", e ha aggiunto che la Fed non vuole invertire la decisione di abbassare i tassi.

Quando gli è stato chiesto se fosse preoccupato per la possibilità di una nuova guerra commerciale dopo l'insediamento del governo Trump, Pick ha risposto concisamente: "Il rischio maggiore è una combinazione di una serie di errori geopolitici e politici." Pick ha aggiunto che, sebbene la sua opinione sia che l'economia americana stia crescendo, ci sono potenziali fattori inflazionistici come la de-globalizzazione e le tariffe che potrebbero portare a un surriscaldamento dell'inflazione e a una restrizione della crescita.

Il candidato alla presidenza degli Stati Uniti, Donald Trump, ha minacciato di imporre una tassa del 60% sui beni importati dalla Cina e una tassa del 10%-20% sui beni importati a livello globale.

Seth Carpenter, capo economista di Morgan Stanley, ha dichiarato mercoledì che le tasse proposte da Trump danneggeranno la crescita economica degli Stati Uniti nel 2026.

Pick ha sottolineato che entrambe le parti, Cina e Stati Uniti, hanno "una motivazione comune" per cercare soluzioni che possano "promuovere la crescita" delle rispettive economie.

Articolo condiviso da: Jinshi Dati