Con la crescente diffusione degli ETF su Bitcoin a Wall Street, gli investitori istituzionali stanno adeguando i loro portafogli. L'ultimo documento 13F mostra come i fondi hedge e le grandi banche abbiano modificato le loro posizioni principali negli ETF su Bitcoin nel terzo trimestre del 2024, evidenziando l'accelerazione dell'adozione delle criptovalute e il cambiamento delle strategie.

13F documento: indicatore delle tendenze di investimento di Wall Street

La Securities and Exchange Commission (SEC) degli Stati Uniti richiede agli investitori istituzionali che gestiscono almeno 100 milioni di dollari di beni di presentare trimestralmente il rapporto 13F, rivelando le loro posizioni azionarie (escludendo le posizioni short). Questi rapporti sono diventati una finestra importante per osservare i grandi portafogli e le strategie dei principali gestori patrimoniali.

Il rapporto del terzo trimestre del 2024 mostra che, con il lancio degli ETF su Bitcoin spot a gennaio, le criptovalute stanno diventando sempre più integrate nei fondamenti di Wall Street. Secondo quanto riportato da The Block, IBIT di BlackRock ha quasi 700 investitori istituzionali, detenendo complessivamente 160,2 milioni di azioni, per un valore di circa 8,3 miliardi di dollari, con un notevole aumento rispetto ai 414 detentori istituzionali del trimestre precedente.

Tra questi, Millennium Management è il maggiore detentore di IBIT, con questo fondo hedge che ha aumentato la sua posizione di 12,6 milioni di azioni nel trimestre, raggiungendo un totale di 23,5 milioni di azioni, per un valore di 848 milioni di dollari. Inoltre, il fondo detiene anche 11,6 milioni di azioni del Fidelity Wise Origin Bitcoin Fund (FBTC), del valore di 644 milioni di dollari.

Inoltre, il principale fondo hedge europeo Capula ha aumentato la sua partecipazione in IBIT e FBTC di 1,1 milioni di azioni ciascuno, del valore di 308 milioni di dollari e 288 milioni di dollari, rispettivamente. Mentre la banca d'investimento Goldman Sachs ha acquistato 5,77 milioni di azioni di IBIT, portando il totale a 12,7 milioni di azioni, per un valore di 710 milioni di dollari, diventando il secondo maggiore detentore di IBIT.

Tuttavia, alcune istituzioni hanno scelto di ridurre la loro esposizione agli ETF su Bitcoin. Ad esempio, Jane Street Capital, Morgan Stanley e Point72 di Steve Cohen hanno ridotto le loro partecipazioni in IBIT.

Prospettive di mercato e previsioni future

L'analista di Bernstein nel suo ultimo rapporto ha sottolineato:

«Con un numero sempre crescente di investitori istituzionali che rivedono la loro posizione contro le criptovalute, stiamo assistendo a un nuovo ciclo di distribuzione strutturale del mercato. Se scegli di mantenere a lungo termine, la storia del Bitcoin sarà dalla tua parte.»

Inoltre, il trading di opzioni sugli ETF su Bitcoin spot potrebbe iniziare già questa settimana, il che rafforzerà ulteriormente la loro penetrazione a Wall Street.

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