L'indice di riferimento del mercato azionario, l'S&P 500, è cresciuto costantemente negli ultimi mesi, salendo del 16,7% da inizio anno e di circa il 4,5% solo negli ultimi 30 giorni per raggiungere nuovi massimi, tuttavia l'influenza di alcuni componenti dell’indice ha sollevato preoccupazioni.

Come sottolineato per la prima volta da Zerohedge, il rapporto relativo dell'indice S&P 500 Equal Weighted non è aumentato negli ultimi mesi ma si è infatti spostato a livelli visti l'ultima volta durante la crisi finanziaria del 2008, quando Lehman Brothers dichiarò fallimento in quello che è visto come il culmine della crisi.

L'indicatore, che confronta la performance dell'S&P 500 ponderato equamente rispetto alla tradizionale ponderazione della capitalizzazione di mercato, si avvicina a 1,2, livello osservato l'ultima volta alla fine del 2008, durante il crollo dei mercati finanziari globali che vide l'indice Dow Jones Industrial Average perdere circa la metà del suo valore. .

L'ultima volta che il mercato è stato così sbilanciato, Lehman ha dichiarato fallimento pic.twitter.com/oheN2eIiSH

- zerohedge (@zerohedge) 2 luglio 2024

I dati mostrano vari picchi nel rapporto intorno al 2014-2015 e al 2018-2019, seguiti da significative flessioni del mercato, inclusa l’insorgenza della pandemia di COVID-19 nel 2020.

Nonostante una breve ripresa, il rapporto ha registrato un costante calo negli ultimi anni, raggiungendo nuovi minimi nel 2023 e nel 2024. Ciò suggerisce che i guadagni sono concentrati in un gruppo più piccolo di titoli, piuttosto che essere ampiamente distribuiti nell’indice.

L’implicazione è che una manciata di titoli sta guidando la performance dell’S&P 500, lasciando indietro il resto dell’indice. Questa dinamica sbilanciata può creare un mercato fragile, suscettibile di brusche correzioni se i principali titoli azionari inciampano.

Alcune delle aziende che vari analisti ritengono sopravvalutate sono quelle legate all'attuale campagna pubblicitaria sull'intelligenza artificiale (AI), con NVIDIA che è cresciuta del 160% negli ultimi sei mesi e ora viene scambiata con un rapporto prezzi/vendite di 38,2.

In particolare Paul Dietrich, capo stratega degli investimenti presso B. Riley Wealth Management, ha recentemente dipinto un quadro preoccupante del mercato azionario, suggerendo un potenziale calo di gran lunga superiore a quello osservato nei primi anni 2000 e nel 2008 e potenzialmente il peggiore che Wall Street abbia mai visto negli ultimi anni. secolo scorso.

Dietrich, nel suo ultimo commento, ha sostenuto che il mercato sta attualmente attraversando una bolla alimentata dalla speculazione e dall'eccitazione che circonda un piccolo numero di società tecnologiche, tra cui Nvidia e Microsoft, piuttosto che da fondamentali solidi come la crescita degli utili aziendali.

Ha sottolineato valutazioni storicamente elevate, tra cui il rapporto prezzo/utili dell’S&P 500 e il rapporto Shiller PE corretto per l’inflazione, come prova di un sovrapprezzo e ha aggiunto che il basso rendimento da dividendi suggerisce un focus sui guadagni a breve termine rispetto agli investimenti a lungo termine.

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