Secondo quanto riferito, l’India, uno dei paesi BRICS, ha acquistato petrolio dagli Emirati Arabi Uniti in rupie indiane.

A luglio circolavano voci secondo cui l'India e gli Emirati Arabi Uniti avevano firmato un accordo che consentiva all'India di utilizzare la propria valuta, la rupia, negli scambi commerciali con gli Emirati Arabi Uniti anziché con il dollaro.

La Indian Oil ha pagato in rupie un milione di barili di petrolio acquistato la settimana scorsa dalla compagnia statale Abu Dhabi National Oil Company, quindi sembra che il commercio tra i due paesi abbia iniziato a utilizzare la valuta locale.

L’India non è l’unico membro dei BRICS a bypassare la valuta statunitense quando acquista energia dagli Emirati Arabi Uniti. A marzo gli Emirati Arabi Uniti avrebbero ricevuto un pagamento in yuan dalla China National Offshore Oil Corporation per l'acquisto di 65.000 tonnellate di gas naturale liquefatto.

Nel frattempo, la Cina ha dichiarato a maggio di aver siglato accordi di regolamento valutario a livello mondiale per un totale di 582,3 miliardi di dollari che utilizzerebbero esclusivamente lo yuan. Gli Emirati Arabi Uniti (EAU), insieme a Russia, Venezuela, Oman, Bahrein, Qatar, Kuwait e Arabia Saudita, hanno firmato un accordo con la superpotenza asiatica.

Le recenti azioni di Cina e India evidenziano il movimento dei BRICS volto ad eliminare gradualmente la valuta statunitense. Leader aziendali provenienti da Brasile, Russia, India, Cina e Sud Africa si sono uniti per formare un gruppo noto come BRICS.

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