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Questa settimana sono uscite un paio di notizie che permettono di fare previsioni positive sul prezzo di Ethereum e sui prossimi ETF: la prima è l'imminente debutto in borsa degli ETF, la seconda è la decisione della SEC di non prenderli più in considerazione una sicurezza. 

La questione istituzionale

Delle due novità la più importante è la seconda, perché per quanto riguarda gli ETF si prevede che prima o poi arrivino, dopo l'approvazione di maggio.

È una questione talmente importante per Ethereum da coinvolgere direttamente anche gli investitori istituzionali.

Sono infatti diversi gli investitori che non possono esporsi ad asset che potrebbero essere riconosciuti come titoli non registrati, e quindi ritirati dai mercati. 

Con il ritiro della SEC dall’indagine su Ethereum e con l’approvazione degli ETF spot su ETH, non ci sono più dubbi sul fatto che anche ETH debba essere considerato una commodity.

Pertanto, come affermato dal CEO di Bitget, Gracy Chen, questo cambiamento potrebbe aprire le porte agli investimenti istituzionali in Ethereum e altre altcoin.

Già il passaggio alla Proof of Stake (PoS) lo aveva reso un asset più attraente per le istituzioni che cercano rendimenti, in modo simile a come fanno con le obbligazioni, ma ora questo interesse istituzionale potrebbe estendersi anche ad altre altcoin, migliorandone la liquidità e la capitalizzazione di mercato.

Pertanto, la conclusione dell’indagine della SEC su Ethereum 2.0 potrebbe avere un impatto significativo anche sul mercato delle altcoin. 

Le previsioni positive su Ethereum ed ETF dopo la rinuncia della SEC

Inoltre, la conclusione dell’indagine senza verdetto negativo per Ethereum garantisce una maggiore chiarezza normativa negli USA, anche se il Paese non dispone ancora di un quadro giuridico chiaro e specifico per il settore crypto.

Ciò potrebbe aumentare ulteriormente la fiducia degli investitori in Ethereum e in altre altcoin, poiché lo status di Ethereum spesso costituisce un precedente per altre criptovalute.

Secondo il CEO di Bitget, inoltre, uno scenario del genere dovrebbe garantire anche una maggiore stabilità al mercato delle criptovalute. Poiché Ethereum non è classificato come un titolo, il rischio immediato di un giro di vite normativo è stato notevolmente ridotto, e questa stabilità potrebbe anche avvantaggiare il mercato più ampio delle altcoin, incoraggiando gli investimenti e lo sviluppo di vari progetti.

Chen aggiunge anche un’altra conseguenza positiva per l’ecosistema crittografico. 

Infatti, le altcoin strettamente legate all’ecosistema Ethereum, come quelle coinvolte nella finanza decentralizzata (DeFi) e nelle soluzioni di secondo livello, potrebbero registrare un aumento di attività e interesse. La stabilità e il continuo sviluppo di Ethereum forniscono una solida base per la prosperità di questi progetti.

Ormai è chiaro che il layer-2 è il futuro di Ethereum e che sta già iniziando a svolgere un ruolo molto importante anche nel presente. 

Lo sbarco dell'ETF

Secondo alcune ipotesi, i nuovi ETF spot ETH negli USA dovrebbero sbarcare in Borsa il 2 luglio, cioè tra circa due settimane. 

Nonostante sia ormai un evento ampiamente atteso, e praticamente scontato, la data è ancora incerta. 

Vale la pena notare che quando poco dopo la metà di maggio si è saputo che la SEC, in modo del tutto inaspettato, sembrava propensa ad approvarli, il prezzo di Ethereum ha fatto registrare un balzo, ma decisamente contenuto. 

In poche ore è passato da 3.100 a 3.500 dollari, per poi salire fino a quasi 3.900 dollari nei due giorni successivi. 

Queste cifre, però, non sembrano eccezionali, soprattutto perché lontane dai massimi annuali del 2024, vale a dire i quasi 4.100 dollari registrati a marzo. 

Nelle settimane successive, infatti, il prezzo di ETH è sceso sotto i 3.400 dollari, una cifra superiore a quella di metà maggio ma non di molto. 

Un paio di giorni fa però si è verificato un piccolo rimbalzo che ha portato il prezzo sopra i 3.600 dollari, ma anche questo non sembra essere un dato sufficiente per poter affermare che i mercati hanno già cominciato a saggiare l'effettivo sbarco degli ETF sul mercato. Borsa valori. 

SEC: L'effetto degli ETF sulle previsioni dei prezzi di Ethereum

Le spiegazioni più plausibili dovrebbero essere due. 

Oppure i mercati non hanno ancora iniziato a scontare realmente l’effettivo sbarco in borsa degli ETF spot ETH negli USA. 

Oppure temono che non si riveleranno un successo come quelli su Bitcoin. 

D’altronde, ad esempio, sulla Borsa di Hong Kong a fine aprile sono stati lanciati contemporaneamente sia gli ETF su BTC spot che quelli su ETH spot, con questi ultimi che hanno performato molto meno bene. Si tratta però di cifre troppo piccole per essere rappresentative. 

Inoltre, ora che la SEC ha alzato bandiera bianca, per ETH si aprono nuove opportunità, soprattutto per quanto riguarda gli investimenti istituzionali. 

E così torna alla ribalta la prima ipotesi, ovvero che i mercati non abbiano ancora pienamente prezzato l'effettivo debutto in borsa degli ETF. 

Va comunque ricordato che dopo la quotazione il prezzo di ETH potrebbe anche correggere un po', perché il Grayscale Ethereum Trust potrebbe iniziare a liquidare ETH proprio come il Grayscale Bitcoin Trust ha liquidato enormi quantità di BTC dopo essere stato quotato in borsa all'inizio di gennaio.