Un giudice statunitense ha respinto la richiesta di Meta Platform di archiviare una causa intentata dal miliardario magnate minerario australiano Andrew Forrest.

La causa ruota attorno a una serie di annunci ingannevoli su Facebook in cui Forrest sostiene falsi progetti crittografici e altri investimenti fraudolenti. Forrest sta ora tentando un ricorso legale, ritenendo Meta responsabile del suo ruolo nel consentire la diffusione di queste pubblicità fraudolente.

Il tentativo di Meta di archiviare la causa non ha avuto successo. Il giudice distrettuale degli Stati Uniti Casey Pitts ha stabilito che Forrest ha il diritto di tentare di dimostrare la negligenza di Meta. La decisione del giudice si basava sul fatto che Meta avrebbe permesso che gli annunci violassero il suo dovere di operare in modo commercialmente ragionevole.

“Dott. Forrest sostiene che Meta traeva maggiori profitti dalle pubblicità che includevano la sua somiglianza rispetto a quanto avrebbe fatto se le pubblicità non lo avessero fatto”, ha scritto Pitts. “Ciò basta per sostenere adeguatamente che la presunta appropriazione indebita è avvenuta a vantaggio di Meta”.

La causa

La causa originale di Forrest afferma che più di 1.000 annunci pubblicitari sono stati diffusi su Facebook in Australia da aprile a novembre 2023, portando a perdite finanziarie significative per le persone colpite, pari a milioni di dollari.

Gli annunci, che raffiguravano falsamente Forrest a sostegno del crypto pump and dump, erano progettati per sembrare legittimi. Hanno usato tattiche per aggirare i sistemi di revisione degli annunci di Facebook. Forrest ha affermato che il software di Meta ha contribuito a creare alcune pubblicità truffa con l’intelligenza artificiale generativa.

"A partire dal 2019, il dottor Forrest ha appreso che su Facebook venivano visualizzati annunci che utilizzavano il suo nome e la sua somiglianza per promuovere criptovalute e altri prodotti di investimento fraudolenti. Alcuni erano accompagnati da false testimonianze di investitori che affermavano di aver trasformato 250 dollari in milioni nel giro di pochi mesi. Altri includevano video "deepfake" falsificati del dottor Forrest", si legge nell'ordinanza del tribunale. 

Il dottor Andrew Forrest ha citato in giudizio Meta per annunci truffa su Facebook che includevano deepfake in cui promuoveva criptovalute. Ha affermato che il software di Meta ha contribuito a creare alcuni annunci truffa tramite gli strumenti GenAI. Oggi, il tribunale ha stabilito che i suoi diritti di pubblicità e le accuse di negligenza possono andare avanti . pic.twitter.com/LH7jQ6wFVP

– Rob Freund (@RobertFreundLaw) 18 giugno 2024

La causa affermava che Meta offre una gamma di strumenti per la creazione di annunci, a cui gli inserzionisti accedono da una piattaforma separata. Ha inoltre affermato che Meta fornisce strumenti per migliorare l'aspetto degli annunci sul proprio sito Web e non esamina gli annunci prima che vengano pagati.

Andrew Forrest è la seconda persona più ricca d’Australia ed è molto attivo nel settore minerario.