I critici politici e gli attivisti venezuelani hanno affermato che il presidente Nicolás Maduro e il suo governo stanno cercando modi per aggirare le sanzioni internazionali, e le transazioni crittografiche sono uno dei metodi che intendono utilizzare.

Maduro non è riuscito a onorare un accordo elettorale libero ed equo previsto per luglio. Il disaccordo ha portato gli Stati Uniti a ripristinare le sanzioni sull’oro e sul petrolio imposte ad alcuni membri del governo venezuelano alla fine di maggio. 

Il capo della sicurezza nazionale di Chainalysis, Andrew Fierman, ha dichiarato a Bloomberg che alcuni regimi soggetti a sanzioni cercano di eluderle con le criptovalute.

I membri del Congresso degli Stati Uniti hanno espresso preoccupazioni simili nel 2022 sul fatto che le parti sanzionate avrebbero utilizzato la criptovaluta per trasferire fondi fuori dalla Russia. Sono state successivamente presentate proposte di legge per impedirlo, secondo il Congressional Research Service.

In Venezuela, Chainalysis ha condotto un'analisi blockchain di SUNACRIP, un organismo di controllo delle criptovalute istituito dal governo locale nel 2018.

I dati mostrano che SUNACRIP (Superintendencia de Criptoactivos y Actividades Conexas de Venezuela) ha trasferito frequentemente ingenti quantità di token su più account all'interno di diverse piattaforme di criptovaluta.

Secondo le conclusioni della società di dati blockchain, queste transazioni erano collegate a diversi indirizzi potenzialmente controllati da SUNACRIP o da individui strettamente associati a essa. L'importo totale elaborato ha superato i 70 milioni di $ in varie stablecoin.

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Maduro non è impegnato per elezioni libere

All'inizio di quest'anno, il portavoce del Dipartimento di Stato americano, Matthew Miller, ha espresso l'opinione che Maduro e il suo schieramento non fossero impegnati a rispettare l'accordo sulla tabella di marcia elettorale.

Nicolas Maduro e i suoi rappresentanti non hanno rispettato pienamente gli impegni presi nell'ambito dell'accordo sulla roadmap elettorale. Pertanto, la licenza generale 44, che autorizzava le transazioni relative al settore petrolifero e del gas con il Venezuela, scadrà dopo mezzanotte e non verrà rinnovata.

— Matthew Miller (@StateDeptSpox) 17 aprile 2024

In seguito a tale sentimento, il Dipartimento del Tesoro degli Stati Uniti ha concesso alle aziende una licenza sostitutiva, concedendo loro 45 giorni di tempo per eliminare gradualmente le loro operazioni e transazioni nel settore petrolifero e del gas dello Stato membro dell'OPEC.

Le sanzioni potrebbero avere implicazioni disastrose per il governo venezuelano, che in precedenza aveva cercato modi per aggirare le sanzioni statunitensi creando una criptovaluta chiamata Petro nel 2018.

Il governo ha vietato l'uso del token a seguito di un'indagine su un importante caso di corruzione. I portafogli crittografici sarebbero stati utilizzati per dirottare i pagamenti destinati alla compagnia petrolifera statale Petróleos de Venezuela SA, che gli analisti ritengono il presidente Maduro potrebbe emulare.

Gli osservatori politici ritengono che Maduro si trovi di fronte a un chiaro dilemma: se perdesse alle urne, come indicato dalla maggior parte dei sondaggi d'opinione, potrebbe accettare la sconfitta e impegnarsi in trattative per un trasferimento del potere con protezioni contro le persecuzioni legali, oppure scegliere di manipolare o annullare i risultati delle elezioni.

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