Bitcoin etf fidelity

Gli ETF Bitcoin hanno registrato ieri deflussi importanti, con Fidelity in testa alla classifica dei venditori con numeri negativi pari a 106 milioni di dollari. Complessivamente tutti gli exchange traded fund di BTC registrano deflussi per 226 milioni di dollari, segnando il dato peggiore della settimana.

Intanto Jurrien Timmer, direttore Global Macro di Fidelity, elogia Bitcoin e lo definisce “oro esponenziale”, sottolineandone la capacità di preservare valore nel tempo e sottolineando l’accelerazione della curva di adozione tecnologica.

Vediamo tutti i dettagli qui sotto.

Bitcoin ETF ieri: deflussi per 226 milioni, Fidelity tra i gestori che hanno venduto di più

Ieri, giovedì 13 giugno, gli ETF Bitcoin negli USA hanno registrato deflussi per 226 milioni di dollari, segnando la terza cifra negativa della settimana, con Fidelity che si è distinto come il fondo con il maggior numero di vendite per un valore di 106 milioni di dollari.

Come mostra la dashboard di SoSoValue, tutti i principali gestori hanno supportato il trend dei deflussi: GBTC di Grayscale ha registrato un dato negativo di 62 milioni di dollari, mentre ARKB di Ark Invest e BITB di Bitwise hanno segnalato deflussi rispettivamente di 53 milioni e 10 milioni di dollari.

Soltanto IBIT di BlackRock ha registrato un afflusso positivo di 18 milioni di dollari, proseguendo indisturbato nella sua solitaria missione che in soli 6 mesi lo ha portato a raccogliere un AUM di 20,38 miliardi di dollari, affermandosi come il più grande fondo ETF su Bitcoin.

Vale la pena notare che gli ETF offerti da Valkyrie, Franklin Templeton, Hashdex e WisdomTree non hanno registrato alcuna attività di afflusso o deflusso, mentre quelli di Invesco e VanEck riportano numeri leggermente negativi.

Era dalla fine di aprile che non si registravano deflussi totali così ingenti, soprattutto da parte di Fidelity, mentre il mese di maggio è stato caratterizzato da acquisti con soli 5 giorni di deflusso rispetto ai 17 giorni di afflusso massiccio.

Va notato che tra maggio e giugno si sono verificati 19 giorni consecutivi di afflusso, che hanno aggiunto circa 10 miliardi di dollari al settore delle criptovalute.

Con gli ultimi dati di ieri, il patrimonio netto totale dei fondi USA che investono in Bitcoin torna a 58,53 miliardi di dollari, dopo aver superato la scorsa settimana il record di 60 miliardi di dollari.

L'afflusso netto totale cumulativo ammonta a 15,3 miliardi di dollari, evidenziando la tendenza degli investitori statunitensi ad accumulare in breve tempo grandi quote della principale criptovaluta.

Questa inversione di tendenza rispetto al trend positivo che aveva caratterizzato l'attività di trading nel mese di maggio e in parte all'inizio di giugno arriva dopo la pubblicazione dei dati sull'inflazione negli Stati Uniti e le ultime risposte della FED in merito alle pressioni nel contesto dei tagli dei tassi di interesse sui titoli di Stato.

In particolare, mercoledì 12 giugno sono stati pubblicati i dati dell’“Indice dei prezzi al consumo”, che hanno registrato numeri migliori delle attese con l’indice dei prezzi al consumo di maggio al 3,3% (previsione 3,4%) e l’indice dei prezzi al consumo di fondo al 3,4% (previsione 3,5%).

Nonostante questa situazione che evidenzia un leggero calo dell’inflazione nel Paese con l’indice dei prezzi al consumo in calo, la Federal Reserve ha esitato nuovamente a tagliare i tassi di interesse sui titoli, rimanendo in allerta per una situazione ancora delicata nel Paese.

L'inflazione, secondo Powell, non è ancora del tutto sotto controllo. Inoltre, i dati della scorsa settimana sui Non-Farm Payrolls, che hanno segnalato un mercato del lavoro più forte del previsto, hanno scoraggiato i membri della FED dall'iniziare la stagione del quantitative easing, ponendo fine alla politica monetaria restrittiva.

Il prossimo appuntamento per il taglio dei tassi è a luglio, ma è molto più probabile che la prima riduzione di 25 punti base avvenga a settembre. FedWatch Tool mostra una probabilità di successo del 60,5%.

Nell'ultima settimana BTC perde il 3,97%, pur mantenendosi graficamente all'interno della fascia alta che va da 73.700 dollari a 67.000 dollari, in bilico tra una possibile risalita che porterebbe inevitabilmente a segnare nuovi massimi storici, e una discesa che stabilirebbe l'attuale costrutto come un massimo inequivocabile.

Le prospettive generali del mercato sono positive, ma ci troviamo ancora in un'area di incertezza che potrebbe portare volatilità nelle prossime settimane.

Il direttore di Fidelity Macro Global definisce BTC come “oro esponenziale” e ne sottolinea l’unicità come asset di riserva di valore

Mentre l’ETF Bitcoin di Fidelity scarica ieri 106 milioni di dollari, il direttore aziendale di Global Macro Jurrien Timmer ha pubblicamente definito la criptovaluta come “oro esponenziale” evidenziandone la somiglianza all’oro fisico e la capacità di preservare il valore nel tempo.

I commenti di Timmer sono stati condivisi attraverso una serie di post, in cui ha approfondito il ruolo in evoluzione di Bitcoin nell'ecosistema finanziario.

In particolare, l'analista dell'ETF Fidelity ha condiviso su X la propria visione, evidenziando come Bitcoin aumenti la sua curva di azione tecnologica in modo simile a quanto fatto in passato da Internet e dai telefoni cellulari.

La scarsità digitale (la prima in assoluto verificabile) della criptovaluta e la sua crescente accettazione come asset finanziario in tutto il mondo contribuiscono ad accrescerne il valore e la condizione di “riserva di valore”, proprio come l’oro.

Si noti come anche Ethereum segua una curva di prezzo ripida come quella di Bitcoin.

Nei suoi post, Timmer ha osservato come il tasso di adozione della tecnologia e la crescita della rete sotto i riflettori on-chain rappresentino due fattori critici per la valutazione di Bitcoin.

Infatti, come spiegato dal direttore di Global Macro di Fidelity, la criptovaluta è ancora nella fase iniziale di attestazione rispetto ad altri asset tradizionali, ma il modo in cui cresce la rete sottostante e il trend con cui continua l'adozione mainstream, offrono una visione chiara di come l'asset potrebbe diventare sempre più simile all'oro.

Ecco le sue parole pubblicate su X:

"Il grafico qui sotto mostra la rete crescente di Bitcoin lungo una semplice curva di potenza. Il numero di indirizzi diversi da zero sta convergendo verso questa curva di potenza, con il prezzo di Bitcoin che oscilla attorno ad essa come un pendolo", ha affermato. "Questa è la serie unica di cicli di espansione e contrazione di Bitcoin".

Sebbene Timmer sia ovviamente di parte in quanto responsabile del dipartimento finanziario di Fidelity, che offre esposizione agli ETF Bitcoin, è chiaro che la criptovaluta sta guadagnando sempre più popolarità nel panorama degli investitori istituzionali.

La legittimazione del Bitcoin come asset di riserva potrebbe spingerlo verso nuovi orizzonti e sempre più fondi ETF, fondi pensione e investitori istituzionali potrebbero includerlo nelle loro strategie di investimento a medio e lungo termine.

Timmer conclude il suo discorso affermando che per vedere Bitcoin verso nuovi massimi, dovremmo attendere un aumento delle metriche on-chain della rete:

"La crescita della rete Bitcoin ha rallentato negli ultimi mesi, mentre il suo prezzo ha continuato a salire. A mio parere, questa divergenza tra prezzo e adozione potrebbe spiegare perché Bitcoin ha rallentato un po' lungo il suo percorso verso potenziali nuovi massimi storici. Il pendolo oscillerà solo fino a un certo punto. Affinché i nuovi massimi continuino, la rete potrebbe dover accelerare di nuovo."