Polygon agglayer web3

Il noto progetto crittografico Polygon punta in alto con la sua infrastruttura di interoperabilità AggLayer, che mira a unificare l'intero panorama Web3. Dopo aver annunciato l'ampia visione del gruppo a giugno 2023, Polygon sta facendo grandi passi avanti affinché il suo "livello di valore per Internet" possa guadagnare terreno.

Tutto ciò risolve una serie di importanti problemi che affliggono il mondo delle blockchain, come ad esempio la frammentazione della liquidità.

Tutti i dettagli qui sotto.

Polygon e il passaggio della blockchain ad AggLayer: il cosiddetto “layer del valore per internet” per l’intero Web3

Polygon aveva già anticipato a giugno dell'anno scorso quale sarebbe stata la vision del suo AggLayer, che oggi punta a migliorare significativamente il mondo web3.

In un post su X il team del progetto aveva delineato i punti chiave dell’aggiornamento “Polygon 2.0”, focalizzandosi sugli aspetti di scalabilità e interoperabilità.

Già 15 mesi fa Sandeep Naiwal e il suo gruppo di esperti avevano puntato alla creazione di una serie di reti L2 interconnesse, seguendo la scia del successo dei sistemi scalabili.

Polygon con grande autostima ed emancipazione aveva dichiarato di essere orientato verso lo sviluppo di una piattaforma denominata “layer del valore per internet”.

1/ La nostra visione per Polygon è semplice: costruire il livello di valore di Internet.

Internet consente a chiunque di creare e scambiare informazioni. Il Value Layer consente a chiunque di creare, scambiare e programmare valore.

Ecco Polygon 2.0: un progetto per costruire il livello di valore definitivo. pic.twitter.com/9eYSr3H1L5

— Poligono | Aggregato (@0xPolygon) 12 giugno 2023

Se a quel tempo la visione poteva sembrare eccessivamente ottimistica, già oggi possiamo affermare che sono stati fatti diversi progressi. Innanzitutto, MATIC, una risorsa chiave dell'ecosistema Polygon, è stata rinominata POL, con alcune modifiche tecniche. Quest'ultima supporterà infatti un ruolo fondamentale nello staking hub di Polygon, con funzioni premium relative alle prove ZK, alle generazioni di blocchi e alla disponibilità dei dati di rollup.

POL, che rispecchia il prezzo di MATIC con un rapporto 1:1, rappresenta il token gas dell'ecosistema AggLayer integrato con l'intero ecosistema web3. Ieri, in particolare, è stata completata la migrazione della criptovaluta sulla rete Polygon PoS, segnando una pietra miliare significativa per il progetto.

L’ambiziosa visione di AggLayer di Polygon: unificare le reti Web3

Ora che Polygon ha svelato le sue carte, il gioco si fa interessante: AggLayer mira a unificare tutte le reti Web3 esistenti sotto un'unica infrastruttura di supporto. Non stiamo parlando solo di uno stack per Ethereum L2, ma di un vero canale di interoperabilità per qualsiasi catena L1 e oltre, da Solana a Cosmos.

In un modo simile a un protocollo di bridging, AggLayer mira a connettere l'intero spazio blockchain web3, con POL come risorsa di riferimento. Come ribadito a questo proposito in una recente intervista di Boiron, CEO di Polygon Labs:

"Quando pensi a Polygon 2.0, devi unire l'idea di tematica per eseguire l'aggiornamento insieme a Polygon CDK per abilitare quella scalabilità infinita e poi AggLayer per unificare tutto."

Già altri progetti come il nuovo arrivato LayerZero hanno un obiettivo simile, ma nessuno ha la stessa ambizione di Polygon. Infatti, mira non solo a unificare le centinaia di catene diverse, ma vuole anche portare "scalabilità infinita" a questo ecosistema. A differenza di altre soluzioni di interoperabilità, AggLayer non è specifico dell'ecosistema, ma si concentra sulla connessione dell'intero spazio Web3, ha spiegato Boiron.

Le sue parole fanno venire i brividi, perché si comprende il potenziale che AggLayer potrebbe offrire al mercato:

"A differenza di qualsiasi altra soluzione di interoperabilità molto focalizzata sul proprio ecosistema, AggLayer è lì per connettere tutto Web3... Non si tratta solo di L2, non si tratta solo di L1. Non si tratta solo di Ethereum. Si tratta letteralmente di mettere tutto insieme."

Risolvere il problema della frammentazione della liquidità in Web3

Aggregare tutte le blockchain web3 attorno all'AggLayer di Polygon non è solo un obiettivo di supremazia per Polygon, ma implica grandi vantaggi per l'intero settore. In primo luogo, questo approccio potrebbe finalmente risolvere una volta per tutte il problema della frammentazione della liquidità.

Con questo termine indichiamo l'attuale condizione web3 in cui la ricchezza on-chain è suddivisa su una moltitudine di reti non interconnesse. Ciò causa inefficienza nell'uso del capitale e difficoltà nello spostare tali fondi su più catene in poco tempo. Spesso, per spostare criptovalute da Ethereum a Solana, ci vogliono diversi minuti a causa di più operazioni di bridging o passando attraverso percorsi centralizzati.

Il più delle volte la connessione tra le reti principali è costosa e comporta rischi di sicurezza dovuti a vulnerabilità cross-chain. Non esiste ancora un'infrastruttura come AggLayer che elimini il limite di frammentazione della liquidità in modo totalmente decentralizzato (forse per un breve periodo).

Per non parlare del limite di interoperabilità che impedisce il fiorire di una vera adozione di massa nel settore web3. La presenza di una valanga di blockchain diverse con i propri linguaggi di programmazione, si traduce in una vera e propria barriera all'ingresso per i nuovi utenti.

Sia dal punto di vista della programmazione che delle operazioni on-chain, un panorama così ampio e complesso scoraggia il traffico di nuovi potenziali appassionati. I principianti hanno già difficoltà a comprendere le regole di base di CEX, per non parlare di tutte le logiche interne delle diverse catene. Avere un'infrastruttura veloce, economica e unificata come AggLayer potrebbe in questo senso innescare una nuova ondata di adozione di massa.

Per ora, questa rimane la visione di Polygon, con la realtà ancora molto diversa da quella che immaginiamo. C'è ancora molto lavoro da fare, ma poco a poco inizieremo a vedere i primi progressi.

Buona fortuna Polygon!