Studio FSS di Coinspeaker: il 70% degli scambi di criptovalute in Corea del Sud non riesce a rimborsare gli investitori alla chiusura

In una rivelazione sorprendente, sette scambi di criptovalute su dieci in Corea del Sud non sono riusciti a restituire i fondi degli investitori dopo aver chiuso o sospeso le operazioni, come riportato venerdì dal Korea Times.

Uno studio congiunto del Financial Supervisory Service (FSS) e della Korea Financial Intelligence Unit ha rivelato che la maggior parte di queste piattaforme di asset digitali lasciano i clienti senza i loro fondi quando vengono defunte. In particolare, sei dei sette scambi che non hanno rimborsato i soldi dei clienti non li hanno informati in anticipo sui loro piani per cessare le operazioni.

Questa mancanza di comunicazione e preparazione peggiora la situazione. La FSS ha osservato:

“Anche se lo facessero, solo uno o due dipendenti avevano il compito di restituire i soldi dei clienti, causando enormi disagi ai clienti”.

Questa risposta inadeguata sottolinea la necessità di una supervisione normativa più rigorosa nel mercato delle criptovalute.

Mercato delle criptovalute in crescita in Corea del Sud

La Corea del Sud è il terzo mercato di criptovalute più grande a livello globale. Nella prima metà del 2023, più di 6 milioni di coreani, che rappresentano oltre il 10% della popolazione nazionale, hanno scambiato criptovalute attraverso borse registrate. Questa partecipazione diffusa evidenzia la necessità di quadri normativi solidi per proteggere gli investitori.

Oltre alle principali criptovalute come Bitcoin, i trader coreani investono spesso in asset digitali più piccoli e più rischiosi. Questa inclinazione verso criptovalute meno stabili aumenta il rischio di fallimenti degli scambi e perdite finanziarie per gli investitori.

Per affrontare questi problemi, la FSS collabora strettamente con altre autorità finanziarie per rafforzare le norme che regolano la chiusura delle società finanziarie. "Stiamo sviluppando linee guida pertinenti e continueremo a concentrarci sull'eliminazione delle attività illecite nel crescente mercato degli asset digitali", ha affermato la FSS.

FSS prevede una conformità più rigorosa entro luglio 2024

La FSS sottolinea che i fornitori di servizi di asset digitali devono rispettare rigorosamente la nuova legge sulla protezione degli investitori in asset virtuali, che entrerà in vigore entro luglio 2024. Questa legge mira a proteggere meglio gli investitori imponendo requisiti di conformità più rigorosi sugli scambi di criptovaluta.

“Elaboriamo linee guida pertinenti e continueremo a concentrarci sullo sradicamento delle attività illecite nel mercato in crescita delle risorse digitali”, ha affermato la FSS.

Recenti scoperte della FSS rivelano una lacuna significativa nell’attuale panorama normativo, in particolare nella protezione dei fondi dei clienti quando un exchange chiude. Le linee guida e le leggi previste rappresentano un passo verso colmare questa lacuna, ma la vigilanza e l’applicazione continue sono cruciali.

Questo problema si estende oltre la Corea del Sud. Numerosi scambi hanno fallito nel mercato globale delle criptovalute, spesso lasciando gli investitori senza possibilità di ricorso. Il problema ricorrente degli scambi defunti che non riescono a restituire i fondi evidenzia la necessità di cooperazione e standard normativi internazionali.

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