Una startup giapponese ha affermato che si sta concentrando sull'intelligenza artificiale (AI) per tradurre fumetti manga in inglese con un prezzo inferiore del 90% e cinque volte più veloce.

Una startup giapponese vede un enorme potenziale nel mercato

La startup ha affermato che il Giappone produce 700.000 edizioni manga ogni anno e solo il 2% di questi volumi viene pubblicato in inglese a causa del numero limitato di traduttori e del processo di traduzione faticoso e lungo.

La startup Orange ha stimato che il mercato dei manga raggiungerà i 42,2 miliardi di dollari entro il 2030, poiché le recenti serie manga come “One Piece” e “Dragon Ball” possono essere considerate eccezionali successi commerciali per il Giappone.

Orange ora punta a produrre 500 manga tradotti in lingua inglese ogni mese con la sua tecnologia AI, che rappresenterà il 500 percento dell'attuale capacità dell'intero settore. Saranno 50.000 volumi nei prossimi cinque anni, mentre la startup afferma che aggiungerà altre lingue in seguito, secondo AFP.

Tradurre i manga è un compito impegnativo

Parole giapponesi scritte verticalmente nei manga.

In una dichiarazione, il vicepresidente del marketing di Orange, Tatsuhiro Sato, ha affermato:

“Rispetto alla traduzione di un libro, tradurre il giapponese utilizzato nei manga, che utilizza frasi molto brevi di linguaggio colloquiale spesso piene di slang, è estremamente difficile.”

Fonte: Jijipress.

Ha anche spiegato che di solito è molto difficile capire se una frase particolare è stata effettivamente pronunciata come dialogo da un personaggio in una scena o se l'espressione era un mormorio silenzioso nel cuore che spiegava lo scenario della propria mente.

Il problema è che il testo originale del manga a volte è scritto in verticale, e trovare le parole che imitano il suono di quelle parole giapponesi è di per sé una sfida.

La startup ha dichiarato di aver ricevuto 19 milioni di dollari (2,92 miliardi di yen) di finanziamenti da JIC Venture Growth Investments, finanziato dal governo, e da altri nove gruppi di capitale di rischio, oltre a importanti editori come Shogakukan.

La startup ha affermato che il suo strumento aiuterà anche il settore a combattere la pirateria, che rappresenta una grande sfida e che, secondo la Content Overseas Distribution Association, si stima ammonti a circa 5,5 miliardi di dollari all'anno.