• Il tribunale australiano ritiene BPS colpevole di operazioni crittografiche senza licenza con Qoin Wallet.

  • BPS è colpevole di marketing ingannevole, vendendo oltre 40 milioni di dollari in token Qoin senza la dovuta autorizzazione.

  • Il presidente dell'ASIC Joe Longo sottolinea la necessità fondamentale che i fornitori di criptovalute dispongano di licenze adeguate.

La comunità cripto australiana ora sente l’impatto dell’applicazione delle criptovalute mentre il principale regolatore finanziario della nazione ottiene la sua prima vittoria in tribunale contro BPS, il fornitore del portafoglio Qoin.

Il 3 maggio la Corte federale australiana ha dichiarato BPS Financial colpevole di operare senza licenza. La sentenza garantisce la vittoria alla Australian Securities and Investments Commission (ASIC), che ha accusato BPS Financial di aver promosso i token QOIN al di fuori delle leggi stabilite.

Da gennaio 2020, BPS ha commercializzato attivamente i token Qoin come metodo di pagamento per beni e servizi sia per singoli consumatori che per titolari di aziende, denominati "commercianti Qoin". Alla fine di settembre 2022, il portafoglio Qoin era stato distribuito a oltre 93.000 volte e BPS aveva accumulato più di 40 milioni di dollari dalla vendita di token Qoin.

Nella sua sentenza, il giudice Downes ha stabilito che il Qoin Wallet costituiva un prodotto finanziario, più precisamente, uno strumento di pagamento non in contanti. Di conseguenza, Downes ha stabilito che BPS aveva operato in violazione del Corporations Act non possedendo una licenza australiana per i servizi finanziari.

Inoltre, la corte ha ritenuto che BPS avesse ingannato i clienti promuovendo falsamente Qoin come mezzo di scambio ampiamente accettato. In realtà, praticamente nessun commerciante ha accettato il token, afferma il rapporto.

L’unico scambio che ha facilitato il riscatto di Qoin è stato BTX Exchange, che aveva stretti legami con BPS. Sebbene la BPS non abbia eseguito un ritiro diretto, la corte ha ritenuto che le sue azioni costituissero violazioni di diverse leggi fondamentali.

Il presidente dell'ASIC Joe Longo ha sottolineato l'importanza di questo caso, affermando che serve a ricordare la natura rischiosa e complessa delle criptovalute. "Per questo motivo è di fondamentale importanza che i fornitori dispongano delle licenze e delle autorizzazioni appropriate e che agli investitori vengano fornite informazioni chiare e accurate", ha osservato.

Di conseguenza, Longo ha assicurato che l'ASIC persisterà nei suoi sforzi per delineare prodotti regolamentati e requisiti di licenza per i fornitori del settore.

Il post Il tribunale australiano condanna BPS Financial per operazioni crittografiche senza licenza è apparso per la prima volta su Coin Edition.