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Cathie Wood è da tempo molto ottimista riguardo al prezzo del Bitcoin, ma questa volta ha ipotizzato uno scenario che potrebbe sembrare eccessivamente ottimista anche agli investitori più rialzisti.

La sua nuova ipotesi è che il prezzo del Bitcoin potrebbe addirittura raggiungere i 3,8 milioni di dollari, se gli investitori istituzionali iniziassero a investire pesantemente su di esso.

❖ CATHIE WOOD AUMENTA LA SUA PREVISIONE SUI BITCOIN DI 2,3 MILIONI DI DOLLARI

Secondo Wood, Bitcoin potrebbe raggiungere i 3,8 milioni di dollari se gli investitori istituzionali iniziassero a investire pesantemente in esso. Sebbene l'analisi sia probabilmente corretta, è improbabile che le istituzioni investano il 5% dei loro... pic.twitter.com/Kc6bBBHNMP

— *Walter Bloomberg (@DeItaone) 1 maggio 2024

L’ipotesi di Cathie Wood sul prezzo del Bitcoin 

Intervenendo ad un investor day a New York, Wood ha ricordato che già l'anno scorso era stata presentata un'altra ipotesi rialzista, secondo la quale BTC avrebbe potuto salire a 1,5 milioni di dollari.

Tuttavia, l’approvazione da parte della SEC degli ETF spot su Bitcoin, avvenuta solo nel gennaio di quest’anno, consente di estendere questa ipotesi. 

Il ragionamento di Wood parte dalla considerazione che ora, grazie a quegli ETF, anche gli investitori istituzionali potrebbero allocare una parte del proprio portafoglio su Bitcoin, seppur indirettamente.

Non va dimenticato che più azioni di ETF spot Bitcoin vengono acquistate, più i gestori di tali ETF devono acquistare BTC reali sui mercati delle criptovalute per fornire ai fondi garanzie sufficienti a coprire tutte le azioni emesse.

Wood ipotizza che, nel caso in cui gli investitori istituzionali allocassero circa il 5% dei loro portafogli per prendere posizione in Bitcoin, questi movimenti aggiungerebbero altri 2,3 milioni di dollari alla precedente proiezione dei prezzi. Quindi, in totale, il prezzo aumenterebbe da 1,5 a 3,8 milioni di dollari. 

Questa analisi sembra essere corretta da un punto di vista teorico, ma molti ritengono improbabile che gli investitori istituzionali arrivino a destinare il 5% dei loro portafogli al Bitcoin. Soprattutto perché in questo momento l’allocazione media di questa tipologia di investitori è ancora prossima allo zero. 

L'impatto degli investitori istituzionali

Il fatto è che, ora che ci sono ETF spot su Bitcoin sulle borse statunitensi, gli investitori istituzionali potrebbero davvero iniziare a riversarsi su BTC.

Tuttavia, il dubbio risiede nella percentuale del loro portafoglio che potrebbero dedicare a questo investimento ad alto rischio. 

Oggi i nuovi ETF Bitcoin, escluso quello di Grayscale che già esisteva sotto altra forma, hanno accumulato più di 500.000 BTC in poco meno di quattro mesi, attirando oltre venti miliardi di dollari. 

Una cifra del genere può sembrare elevata, ma in realtà non lo è affatto. Basti pensare che BlackRock da sola gestisce un patrimonio complessivo di circa 10.000 miliardi di dollari, e che la capitalizzazione di mercato complessiva di Bitcoin è di oltre 1.100 miliardi.

Ciò è dovuto al fatto che la quota media del portafoglio detenuto dagli investitori istituzionali in BTC è quasi prossima allo zero, e questo spiega perché se questa media dovesse balzare al 5% il prezzo di Bitcoin potrebbe salire così in alto.

Prezzo Bitcoin: altre ipotesi oltre Cathie Wood

Anche se non vi è alcuna certezza sul fatto che la quota media detenuta in BTC dagli investitori istituzionali aumenterà in modo significativo rispetto al livello attuale, molti si aspettano che ciò accada. 

Fino a poco tempo fa si ipotizzava che potesse essere intorno allo 0,5%, ovvero dieci volte inferiore a quanto previsto da Cathie Wood. In questo caso il prezzo del Bitcoin potrebbe arrivare anche oltre i 300.000 dollari, o addirittura avvicinarsi ai 400.000 dollari. 

Se invece l’esposizione media raggiungesse l’1%, allora si potrebbe ipotizzare addirittura un prezzo di Bitcoin vicino al milione di dollari, e con un’allocazione media del 2% la prima previsione di Wood potrebbe avverarsi, con BTC a 1,5 milioni di dollari. 

Wood è sempre stata molto rialzista su Bitcoin negli ultimi anni, quindi la sua previsione a riguardo potrebbe non essere molto affidabile. 

Molto dipenderà però dalle tempistiche, perché cambiano molto se consideriamo i prossimi 5 o 10 anni, oppure se consideriamo tempi molto più lunghi come 20 o 30 anni. 

Il conflitto di interessi

A tutto questo si aggiunge il fatto che uno dei nuovi ETF Bitcoin lanciati a gennaio è ARKB di Ark Invest, la società di Cathie Wood.

Ad oggi ha raggiunto un AUM di oltre 2,4 miliardi di dollari, ed ha acquisito più di 41.000 BTC. Tra i nuovi ETF, escludendo GBTC di Grayscale, è il terzo con più Bitcoin, dietro ai 273.000 BTC di IBIT (BlackRock) e ai 149.000 BTC di FBTC (Fidelity). 

Quindi, anche se ARKB ha iniziato alla grande, attualmente non è tra i più grandi ETF spot su Bitcoin al mondo. 

È bene precisare che si tratta di ETF single-asset a replica passiva, e non di ETF a gestione attiva come quelli comunemente gestiti da Ark Invest. 

Inoltre, Wood è nota per essere molto ottimista sull'evoluzione futura dei mercati finanziari, ma ad esempio su Coinbase aveva ragione, dato che ha iniziato ad acquistare azioni del più grande crypto exchange statunitense a pochi mesi dal suo lancio sul mercato. 

Se la sua previsione di BTC a 3,8 milioni di dollari sembra davvero molto ottimistica, soprattutto considerando un orizzonte temporale inferiore a 10 anni, seguendo il suo ragionamento sembrerebbe plausibile almeno il superamento dei 300.000 dollari, a patto che gli investitori istituzionali decidano effettivamente di acquistare in massa azioni di ETF spot su Bitcoin.