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Togliete tutto dagli scambi, ci ha dato Milei”: critiche in Argentina
Gli utenti si chiedono se alla CNV venga dato il potere di regolamentare gli scambi e altre società locali di criptovaluta.
C'è chi suggerisce che Javier Milei abbia tradito gli utenti argentini di criptovaluta.
Respingono che il presidente adotti le misure di controllo che ha tanto criticato durante la sua campagna.
L’approvazione di un nuovo regolamento per l’industria del bitcoin (BTC) e delle criptovalute in Argentina ha suscitato infinite critiche. Lo rivelano le domande che gli utenti hanno espresso sui social network.
Come riportato da CriptoNoticias, il Senato dell'Argentina ha modificato la legge sul riciclaggio di denaro e ha introdotto la figura del registro dei fornitori di servizi di criptovaluta, che è responsabile e supervisionato dalla Commissione Nazionale dei Titoli (CNV).
Per diversi utenti, questo regolamento viene interpretato come una deviazione del presidente Javier Milei dai suoi principi liberali, consentendo alla legislazione di esercitare un controllo, come accade nei regimi comunisti.
Nelle risposte dirette ai messaggi della CNV relativi alla registrazione dei fornitori di servizi, utenti come @FrankFal97 accusano Milei di pratiche comuniste contrarie alla libertà che così concede.
Milei, non questo. Questo è essere comunista. Questo deve essere ritirato con urgenza", ha detto l'utente, che in un altro messaggio ha indicato che "la misura è indifendibile, deve essere ripudiata".
Altri utenti vedono l'azione come un tradimento di Milei nei confronti degli utenti di criptovaluta in Argentina. Nella rete sociale
"Prendete tutto dagli scambi registrati in Argentina, Milei ci ha già consegnato", ha detto @arkan_bit, per il quale è prevedibile una maggiore sorveglianza da parte dello Stato argentino.