Secondo PANews, il numero di asset crittografici detenuti dalle società quotate giapponesi continua a crescere. A maggio 2024, 31 aziende erano coinvolte nel campo delle criptovalute, un numero raddoppiato rispetto alle 16 di tre anni fa. Uno degli scopi di queste società che detengono criptovalute è valutare il loro valore come investimenti e, in secondo luogo, evitare la contrazione delle attività causata dal deprezzamento dello yen.

Tuttavia, le aziende giapponesi devono ancora affrontare due ostacoli principali nel detenere valute virtuali. Il primo riguarda le questioni di sicurezza, come l’attacco a DMM Bitcoin a maggio. Le società commerciali che gestiscono grandi quantità di denaro devono ricorrere a potenti servizi di custodia. Un altro ostacolo è la questione della contabilità e della revisione contabile, sebbene il Japan Institute of Certified Public Accountants e la Japanese Cryptocurrency Business Association (JCBA), un'organizzazione del settore della valuta virtuale, abbiano organizzato congiuntamente il "Forum congiunto sulla contabilità e la revisione degli operatori e dei revisori" per migliorare la comprensione. tra i due partiti, Al momento, le due parti hanno ancora grandi differenze su alcune questioni.