Secondo Cointelegraph: Bitcoin ha dato il via a giugno attestandosi a 67.500$, poiché le fluttuazioni dell'ultimo minuto del prezzo di BTC hanno ostacolato i tentativi dei rialzisti di assicurarsi una resistenza chiave, sebbene la criptovaluta abbia mantenuto un guadagno mensile dell'11%. La stabilità alla fine del mese segue una ripresa dei prezzi dai minimi settimanali stimolata dalle preoccupazioni per un attacco informatico allo scambio di criptovaluta in Giappone e dalle mosse "predatrici" guidate dai trader alla fine del mese.

Grafico a 1 ora BTC/USD. Fonte: TradingView

I dati macroeconomici statunitensi, vale a dire l'indice delle spese per consumi personali (PCE), che indicano un rallentamento dell'inflazione, non sono riusciti a sollevare significativamente il morale, nonostante abbiano leggermente superato le aspettative. Gli indicatori materiali delle risorse di trading hanno attribuito la volatilità ai trader di grandi volumi o alle balene Bitcoin che hanno giocato con la liquidità fino alla fine del mese, producendo un tentativo fallito di ribaltare i 69.000 dollari per supportare.

Poiché le previsioni per le mosse future rimangono caute, i trader non solo hanno sopportato questi "giochi di orche in azione", ma dovranno anche affrontare quello che è stato soprannominato "il grande scossone".

Rendimenti mensili BTC/USD (screenshot). Fonte: CoinGlass