Le autorità thailandesi hanno confiscato 1.000 impianti di mining di Bitcoin da individui accusati di rubare elettricità per alimentare le loro operazioni. Il sequestro è stato il risultato di un'operazione congiunta tra la Divisione di Soppressione del Crimine e l'Autorità Elettrica Provinciale.
Gli individui in questione stavano presumibilmente utilizzando l'elettricità rubata per alimentare i loro impianti di mining di Bitcoin, che sono stati scoperti in un magazzino situato nella provincia di Samut Prakan. Le autorità sono state informate dell'operazione illegale e hanno condotto un raid per catturare i sospetti e sequestrare l'attrezzatura.
Il mining di Bitcoin è un processo che richiede molte risorse e comporta un consumo significativo di elettricità per far funzionare l'hardware specializzato. In Thailandia, il furto di elettricità è un problema diffuso, con alcuni individui che ricorrono a mezzi illegali per alimentare le loro operazioni ed evitare costi elevati di elettricità.
Gli impianti di mining di Bitcoin sequestrati saranno utilizzati come prova nell'indagine in corso, e gli individui coinvolti potrebbero affrontare accuse penali per furto di elettricità. Le autorità stanno intensificando le operazioni contro il mining di criptovalute illegale per far rispettare la legge e proteggere le risorse energetiche del paese.
Il post Report: La polizia thailandese confiscano quasi 1.000 miner di Bitcoin in un raid è apparso per la prima volta su Crypto Breaking News.