I sostenitori del Bitcoin in Svizzera sperano di raccogliere 100.000 firme per promuovere una modifica costituzionale che prevede riserve di Bitcoin per la banca nazionale.

Il 31 dicembre 2023, l'Ufficio del Consiglio federale svizzero ha presentato una proposta chiave per modificare la Costituzione federale svizzera, mirando a rafforzare la politica monetaria nazionale attraverso riserve di Bitcoin (BTC). Questa iniziativa segna un punto di svolta cruciale nel racconto globale delle criptovalute, poiché cerca di normalizzare il Bitcoin all'interno del framework finanziario di un'economia principale. La proposta delinea la necessità per la Banca nazionale svizzera (BNS) di detenere una parte delle sue riserve in forma di Bitcoin, il che dimostrerebbe un riconoscimento sostanziale delle valute digitali.

La proposta proviene dagli sforzi dell'organizzazione no-profit svizzera per il Bitcoin 2B4CH, fondata da Yves Bennaïm. L'organizzazione sta sostenendo questa modifica almeno dal aprile 2023, dimostrando un impegno nell'integrare le criptovalute nella pratica finanziaria nazionale. Il vicepresidente di Tether, Giw Zanganeh, ha dichiarato: 'Questo è per creare una Svizzera finanziariamente solida, sovrana e responsabile.' Promuovere questa iniziativa riflette una tendenza più ampia di paesi che esplorano o stabiliscono riserve di Bitcoin, come dimostrano l'interesse degli Stati Uniti e del Brasile.

Per avviare con successo il referendum, i sostenitori dell'iniziativa devono raccogliere 100.000 firme tra circa 8,92 milioni di residenti in Svizzera. Questo equivale a circa l'1,12% della popolazione, un obiettivo impegnativo ma raggiungibile che sottolinea l'importanza del supporto pubblico nella formulazione della politica monetaria. I sostenitori devono raccogliere queste firme entro il 30 giugno 2026, il che richiederà un movimento coordinato a livello nazionale.

Nonostante l'entusiasmo dei sostenitori del Bitcoin per la proposta, essa affronta ancora delle sfide, in particolare in termini di accettazione regolamentare. Il presidente della Banca centrale svizzera, Martin Schlegel, ha espresso preoccupazioni sulla fattibilità del Bitcoin come mezzo di pagamento legittimo e sull'impatto ambientale associato al mining di Bitcoin. I critici sostengono che integrare le criptovalute nel sistema finanziario potrebbe esporre l'economia svizzera a nuove fluttuazioni e rischi.

La proposta svizzera è in linea con altri movimenti globali per gli asset digitali. Ad esempio, gli Stati Uniti stanno attivamente considerando una legge che consentirebbe al Tesoro di detenere Bitcoin. Nel frattempo, anche il Brasile e la Polonia hanno espresso interesse a creare riserve nazionali di Bitcoin. Questi sviluppi indicano una crescente consapevolezza del Bitcoin come potenziale asset stabile nel panorama finanziario contemporaneo.

I sostenitori del Bitcoin in Svizzera richiedono alla banca centrale svizzera di detenere Bitcoin; questa iniziativa rappresenta una proposta storica che potrebbe fungere da esempio per altri paesi. Se avrà successo, questo passo non solo farà della Svizzera un pioniere nell'adozione delle criptovalute, ma aprirà la strada a iniziative simili in tutto il mondo. Con questo movimento in forte espansione, i prossimi mesi saranno un periodo cruciale per il destino del Bitcoin come componente principale dell'infrastruttura finanziaria nazionale.