Lunedì le azioni americane non hanno mostrato segnali negativi evidenti ma sono scese, i tre principali indici sono diminuiti di circa l'1%, con Nvidia che ha guadagnato solo lo 0,35% controcorrente.
Sebbene la fine dell'anno non sia stata positiva, l'indice S&P è aumentato di circa il 24% per l'intero anno, il Dow Jones è aumentato di circa il 13%, il migliore dal 2021, e il Nasdaq è aumentato di quasi il 30%.
Il mercato delle criptovalute è sotto pressione, il Bitcoin ha continuato a correggersi dopo aver toccato un massimo storico il 17 dicembre, scendendo ieri fino a 91.530 dollari, con una flessione di oltre il 15% rispetto al picco, ma per l'intero anno è ancora aumentato di quasi il 110%, mentre le altcoin sono scese, con i guadagni in gran parte annullati; i token Meme legati all'IA hanno invece registrato un aumento generalizzato.
Nel settore delle valute, l'indice del dollaro è aumentato di circa lo 0,1% vicino ai massimi di due anni, con un guadagno accumulato del 6,7% quest'anno; euro e sterlina sono in calo; il mercato del petrolio è aumentato leggermente, con il petrolio americano vicino ai 71 dollari; il prezzo dell'oro spot è sceso di oltre lo 0,5%.
Alla fine dell'anno, il trading è debole, ci sono forti prese di profitto e la liquidità è tesa, rendendo facile una caduta a breve termine. Le grandi istituzioni stanno terminando la vendita di attività rischiose alla fine dell'anno, mentre storicamente la probabilità di un aumento nel mese di gennaio è alta.
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