Il CEO e fondatore di CryptoQuant Ki Young Ju ritiene che le politiche di Bitcoin del presidente eletto Donald Trump dipenderanno probabilmente da come la comunità degli investimenti globale percepisce la forza dell'economia statunitense e del dollaro.

Ju ha spiegato che gli asset di riserva di valore come l'oro e il Bitcoin tendono a salire di prezzo quando gli investitori sentono che il dominio economico degli Stati Uniti è minacciato. Tuttavia, ha notato che la fiducia nell'economia statunitense e nel dollaro rimane forte, con molti investitori che continuano a vedere il dollaro come una valuta rifugio.

Questa percezione di forza, ha sostenuto Ju, rende improbabile che l'amministrazione Trump adottasse una riserva strategica di Bitcoin. Invece, Trump potrebbe dare priorità a politiche che rafforzano il dominio del dollaro statunitense. Ju ha dichiarato:

“Anche prima della sua inaugurazione, Trump ha costantemente avvertito altri leader mondiali del divario di potere tra gli Stati Uniti e altre nazioni. Questa retorica, combinata con l'aumento dei flussi di capitale verso il dollaro, potrebbe rinnovare la fiducia nella sua supremazia.”

Ha aggiunto: “Intorno a me, molti coreani stanno scegliendo i dollari statunitensi come rifugio sicuro rispetto all'oro o al Bitcoin, in particolare mentre il won coreano si indebolisce.” Questa tendenza è riflessa nelle economie emergenti, dove gli individui utilizzano sempre più stablecoin in dollari statunitensi per conservare valore.

Le stablecoin rafforzano il dominio del dollaro statunitense

Il CEO di Paxos Charles Cascarilla ha recentemente detto a Cointelegraph durante la conferenza Bitcoin MENA che le stablecoin saranno centrali per l'economia blockchain. Secondo lui, le stablecoin ancorate al dollaro migliorano l'utilità del dollaro combinando la stabilità della valuta fiat con la velocità e la portata globale della tecnologia blockchain.

In paesi come la Turchia, dove l'inflazione ha raggiunto il 67% a marzo 2024, le stablecoin sono diventate vitali. La Turchia guida il mondo negli acquisti di stablecoin come percentuale del PIL. Allo stesso modo, un rapporto Chainalysis del 2023 ha rivelato che oltre il 50% delle attività digitali inviate a paesi come Argentina, Brasile e Messico erano stablecoin.