• Il Servizio delle Entrate Interno afferma che i premi di staking in criptovaluta sono tassabili non appena vengono ricevuti.

  • La sentenza arriva nel mezzo di una causa intentata dai Jarrett, che affermano che i premi di staking dovrebbero essere tassati solo quando venduti.

  • Il Dr. Bonzai definisce la sentenza dell'IRS come la più grande truffa della storia poiché consente multiple tassazioni.

Il Servizio delle Entrate Interno degli Stati Uniti (IRS) ha ribadito la sua posizione secondo cui i premi di staking in criptovaluta sono tassabili, con obblighi fiscali che scattano non appena questi premi vengono ricevuti. La posizione dell'agenzia è emersa nel contesto di una causa in corso che coinvolge Joshua e Jessica Jarrett, una coppia del Tennessee che partecipa allo staking sulla rete Tezos. La decisione ha deluso gli staker di criptovaluta, con alcuni che definiscono la tassazione dello staking come la “più grande truffa.”

Secondo un deposito in tribunale del 20 dicembre, l'IRS ha respinto la richiesta della coppia secondo cui lo staking crea una “nuova proprietà” che dovrebbe essere tassata al momento della vendita. Tuttavia, l'agenzia ha sostenuto che i premi di staking sono considerati reddito tassabile non appena vengono ricevuti. L'IRS ha anche negato l'argomento dei Jarrett secondo cui i token di staking potrebbero essere considerati nella stessa categoria di colture, libri e beni prodotti. Il deposito recitava,

La Regola di Entrate 2023-14 richiede ai contribuenti che ricevono premi di staking di riportare i premi come reddito al loro valore di mercato equo al momento in cui hanno la possibilità di vendere, scambiare o altrimenti disporne.

La battaglia tra i Jarrett e l'agenzia è iniziata nel 2021 quando i primi hanno intentato una causa cercando un rimborso di $3,293 in tasse pagate su 8,876 token Tezos guadagnati tramite staking nel 2019. L'IRS ha tentato di archiviare il caso offrendo un rimborso fiscale di $4,000 nel 2022, ma i Jarrett hanno rifiutato, optando per perseguire il caso per stabilire un precedente legale per i partecipanti allo staking su reti proof-of-stake.


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Il nuovo sviluppo all'interno del caso ha suscitato dibattiti nella comunità, con molti staker che esprimono preoccupazioni. Il Dr. Bonzai, un utente di X, ha alzato la voce contro la decisione dell'IRS, definendola una truffa storica che consente multiple tassazioni sui premi di staking. Ha aggiunto che l'IRS non ha l'autorità di determinare la responsabilità fiscale per i token di staking, poiché non controlla i protocolli internazionali che governano la validazione della rete.

Secondo le percezioni del Dr. Bonzai, lo staking è fondamentalmente diverso dal ricevere dividendi azionari. Anche se appare simile inizialmente, i premi di staking sono in realtà compenso per il contributo al funzionamento e alla manutenzione della rete piuttosto che un ritorno sull'investimento.

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