Uno

Triste di ascoltare le onde per tutta la notte, nella taverna

Il dolore di un tempo che non voleva vivere, e—

La scrittura letta a metà è diventata un peso per gli estranei

Così pesante, così superfluo

La vedova scalza, il gatto senza casa

Il Mar Rosso diviso da Mosè, la barriera trasmessa di generazione in generazione

Mare, tu elemento di libertà leggendaria

Dalla nascita alla morte

Ogni goccia conferma che l'acqua versata non può essere raccolta

Nella polvere gialla di Gerusalemme

C'è chi si oppone, nessuno si pente, libertà

La libertà è alta un piede, il muro è alto un braccio

Non può nemmeno dare ai timidi un momento di timidezza

Due

Il motivo per cui l'olivo si piega, il motivo per cui

Lascia che l'ombra enorme del tramonto appaia dopo la collina rossa

Il motivo per cui coprire il volto bianco con un panno nero, il motivo per cui

Cospargere il sale sulla strada che devono percorrere pecore e capre, il motivo per cui

Separare fucili e rose, il motivo per cui

Accatastare alcune pietre dove la civiltà è caduta

Gerusalemme, per David hai lasciato un campo di grano

Lascia anche un campo di grano per tutti gli esseri, hai lasciato una via di uscita per re Salomone

Lascia anche una via di uscita per tutti gli esseri

Se tre preghiere possono chiarire tre tradimenti

Perché la terra di Canaan, dove scorrono miele e latte, non cresce nulla?

Se morire mille volte è come morire una volta

Non dire che è Dio, chi non ama tale benedizione?

Quando vedo il mozzicone che si muove tra la folla

Giovane ragazza ebrea, antica lingua ebraica

Non troppi e non pochi, tre incontri al giorno

E quelle olive di cui si parla

Miglia e miglia, millenni e millenni, non c'è un albero santo o re

Tre

Tutta la giustizia si riduce al tempo

Non è necessario che qualcuno perdoni l'altro, la gigantesca stele

Alcune lettere storte

Donna che vende abiti arabi al dettaglio, bianco e nero

Non sono cresciuti raccolti, una scarpa di gomma grande quanto un palmo

Dopo che i fiori di lacrime si sono dispersi, non si vede nessuna impronta

Il cammello che strida, il dorso nudo che si muove

Lontano e vicino, oro e argento, sangue e terra

Ognuno piange con l'aspetto della vecchiaia

Oggi deve essere pagato con il prezzo di ieri, rifiuto

Voglio solo dare un'occhiata da lontano al mare di Galilea rifiutato

Non porto via una goccia non perché abbia purificato il corpo sacro

Quattro

Un viaggio troppo lontano, riguardo alla vera vita

Riguardo alla vera morte morte

Il lontano mi deve molto, io devo molto al lontano

Dio, come anello della catena alimentare

È indebitato, lui stesso non è abbondante

E la terra sotto la terra santa è esausta

Il suono dell'Amen che incanta la città, ogni frase è un canto finale

Un canto finale, sì, un canto finale non collegato a Dio

Le lacrime innaffiano il bodhi, l'ascia colpisce la mela

Dico ai freddi di Gerusalemme

Il mondo non è una lancia

Non può essere afferrata da ogni mano

Prima che le onde del Mediterraneo si alzassero

Dio, Gesù, Maometto, tutti d'ora in poi addio

Il grano cotto in focacce è già sufficiente

Testo di / Arno Abu