La tecnologia quantistica uccide Bitcoin, chi esprime questo punto di vista non comprende sostanzialmente la tecnologia sottostante di Bitcoin e non riesce a stabilire alcune nozioni logiche.
Il calcolo quantistico renderà invece la rete Bitcoin più forte. I Bitcoin sono memorizzati negli indirizzi Bitcoin e chi possiede la corrispondente chiave privata può controllare i Bitcoin nell'indirizzo; il metodo di chiamata è chiamato algoritmo ECDSA.
Willow, lanciato da Google, ha solo 105 qubit quantistici; per decifrare l'ECDSA o SHA-256 di BTC in un giorno, sarebbero necessari circa 13 milioni di qubit quantistici.
Nella versione precedente di Willow, Sycamore nel 2019 aveva 53 qubit fisici; ancora prima, nel 2016, Foxtail aveva 22 qubit quantistici. Con questo tasso di crescita composito, per portare il calcolo quantistico a milioni di qubit fisici, ci vorrebbero più di 30 anni, per non parlare di decine di milioni.
Anche ipotizzando che la tecnologia quantistica si sviluppi rapidamente, la rete Bitcoin ha tutto il tempo necessario; basta un aggiornamento tramite un soft fork per sostituire facilmente l'algoritmo di firma digitale resistente ai quanti, proprio come l'aggiornamento del soft fork del 2021.
Dal punto di vista del mining, i computer quantistici stanno diventando sempre più potenti, e per il mining fungono piuttosto come un tipo aggiornato di macchina mineraria. Proprio come il mining con CPU si è evoluto fino agli attuali ASIC. Questo non farà altro che aumentare la potenza di calcolo del mining di Bitcoin a livello globale, rendendo la rete Bitcoin più sicura e più preziosa.