Il Comitato per gli Investimenti e la Sicurezza in Australia (ASIC) ha recentemente suscitato un acceso dibattito durante una conferenza, quando il responsabile degli asset digitali ha paragonato il Bitcoin a sigarette in prigione, una metafora che ha generato ampie discussioni. I documenti di consultazione normativa pubblicati di recente dall'ASIC indicano che le criptovalute potrebbero rientrare sotto la regolamentazione degli strumenti di pagamento non in contante.
Gli esperti del settore hanno espresso preoccupazione, ritenendo che se la regolamentazione finanziaria si estendesse a strumenti come i portafogli non custoditi, potrebbe ostacolare l'innovazione e portare a una fuga di imprese. Michaela Juric, direttore generale del progetto AUDD, ha avvertito che questo approccio normativo potrebbe costringere strumenti come MetaMask a richiedere una licenza per i servizi finanziari australiani. L'equilibrio tra regolamentazione e innovazione è tornato a essere un tema centrale di interesse per il settore.