Un tribunale federale in Texas ha annullato una regola della Securities and Exchange Commission che ampliava la definizione di broker per includere le piattaforme di finanza decentralizzata e altre entità crypto.
La regola sui broker-dealer della SEC, finalizzata a febbraio 2024, mirava a portare i fornitori di liquidità e i market maker automatizzati con oltre 50 milioni di dollari di capitale sotto la sua supervisione.
I critici hanno sostenuto che la regola superava l'autorità della SEC e imponeva requisiti impraticabili, come l'applicazione delle normative Know Your Customer e Anti-Money Laundering, sulle piattaforme decentralizzate senza operatori centrali.
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Autorità “Slegata”
Il giudice Reed O’Connor del Tribunale Distrettuale degli Stati Uniti per il Distretto Settentrionale del Texas ha stabilito che la SEC aveva superato la sua autorità statutaria. Ha descritto la regola come “slegata” dalla legge sui titoli degli Stati Uniti.
I gruppi industriali, inclusi la Blockchain Association e la Crypto Freedom Alliance del Texas, hanno intentato la causa, affermando che la regola soffocava l'innovazione e danneggiava le piattaforme decentralizzate.
Con il presidente della SEC Gary Gensler che annuncia le sue dimissioni in mezzo a crescenti sfide legali, l'approccio futuro dell'agenzia alla regolazione delle crypto è incerto.
Sebbene la SEC possa appellarsi alla decisione, la sentenza rappresenta un significativo passo indietro poiché l'agenzia continua a orientarsi su come regolare il settore crypto in rapida evoluzione.
Questo esito legale sottolinea il conflitto in corso tra le normative finanziarie tradizionali e le tecnologie basate su blockchain. I critici dell'approccio della SEC sostengono che applicare regole convenzionali alle piattaforme DeFi potrebbe ostacolare l'innovazione e la crescita dei sistemi finanziari decentralizzati.
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