Tre cose, tutti collegate, la situazione è davvero molto chiara.
Mercoledì scorso, Harris ha vinto nello stato in bilico, la probabilità di vittoria ha superato quella di Trump, e il mercato azionario americano ha continuato a scendere.
Venerdì scorso, i dati non agricoli hanno cambiato il consueto stile di falsificazione, con solo 12.000 nuovi posti di lavoro.
Lunedì, la Casa Bianca ha approvato una legge d'emergenza che consente all'esercito federale di controllare le sommosse senza autorizzazione del governo, a seconda delle circostanze.
Dai movimenti del mercato azionario americano, il capitale della fazione di Trump ha già percepito il rischio di sconfitta e sta cercando di fuggire.
Dai dati non agricoli, in precedenza le falsificazioni erano volte a vincere i voti a qualsiasi costo, vincere per poi sistemare il disastro, e se perdono, il disastro rimane a Trump; logicamente, a meno che i Democratici non credano di avere la vittoria in tasca, perché in questa fase sensibile delle elezioni dovrebbero autodistruggersi rivelando dati occupazionali così bassi? Quindi, dal punto di vista dei dati non agricoli, il sistema burocratico americano riconosce che Harris deve salire al potere e ora deve iniziare a sistemare il disastro dei dati falsificati in precedenza.
Dalla legge d'emergenza di lunedì, i Democratici prevedono anche che, una volta terminate le elezioni, Trump potrebbe fare qualcosa, dopo tutto, c'è un precedente (l'ultima sconfitta elettorale ha portato i rednecks a circondare Capitol Hill).
Conclusione: Harris sale al potere, il mercato delle criptovalute crolla, il cielo si squarcia.