10X Research ha spiegato che l'“effetto buco nero” è una situazione in cui, sullo sfondo delle quotazioni in rialzo della prima criptovaluta, la sua dominanza aumenta. La moneta principale “risucchia” capitale e riduce il valore di altri asset, dicono gli esperti.
Quando il prezzo dell'oro digitale raggiunge un nuovo massimo di sei mesi, i prossimi tre mesi vedranno un aumento di prezzo di almeno il 40%, dicono gli analisti. Di conseguenza, un aumento del 40% rispetto al prezzo attuale di 72.000 dollari consentirà a Bitcoin di raggiungere i 100.000 dollari entro la fine di gennaio 2025.
Ulteriori incentivi per la tendenza rialzista includono la possibilità di includere le azioni del più grande detentore pubblico di bitcoin, la società americana MicroStrategy, nell'indice S&P Global e la probabilità che Donald Trump vinca le elezioni presidenziali americane del 5 novembre, hanno sottolineato gli esperti.
Gli investitori istituzionali hanno investito sempre più in ETF spot su Bitcoin e, solo nel mese di ottobre, il mercato degli ETF BTC ha attirato 4,1 miliardi di dollari. L'afflusso di capitali continuerà, ha assicurato 10X Research.
"L'oro è sempre stato considerato un bene rifugio, quindi se Bitcoin è il nuovo oro digitale, è logico che gli investitori istituzionali ne siano interessati", ha concluso 10X Research.
Secondo gli analisti di 10X Research, ora è importante che la prima criptovaluta si rafforzi al livello di supporto di 70.000 dollari per mantenere lo slancio rialzista.
In precedenza, il direttore degli investimenti di Bitwise Asset Management Matt Hougan aveva indicato i fattori che avrebbero potuto spingere Bitcoin sopra i 200.000 dollari.