Nelle prime ore del mattino del 10 ottobre, ora di Pechino, la Federal Reserve ha pubblicato il verbale della sua ultima riunione sui tassi di interesse, in cui sono dettagliate le ragioni per cui i funzionari della Fed hanno deciso di tagliare i tassi di interesse di 50 punti base a settembre, così come le loro ultime analisi e giudizio sul futuro percorso della politica monetaria.
Dal verbale della riunione è emerso che "la stragrande maggioranza" dei funzionari partecipanti ha concordato di tagliare i tassi di interesse di 50 punti base, ma "alcuni partecipanti" hanno affermato che un taglio del tasso di interesse di 25 punti base sarebbe una scelta migliore, e alcuni funzionari avrebbero potuto ha votato per un taglio del tasso di interesse di 25 punti base.
I funzionari che sostengono un taglio dei tassi più ampio ritengono che il primo taglio dei tassi di 50 punti base possa essere allineato con gli ultimi dati sull’inflazione e sul mercato del lavoro, contribuendo così a mantenere l’occupazione e la forza dell’economia continuando a promuovere progressi nella riduzione dell’inflazione.
I funzionari della Federal Reserve che ritengono che un taglio dei tassi di 25 punti base sia più ragionevole sottolineano che l'adozione di un modello di tagli dei tassi che superi le aspettative è incoerente con l'intenzione della Fed di abbassare gradualmente il tasso di interesse di riferimento; Allo stesso tempo, i dati economici di per sé supportano solo i tagli dei tassi, ma non indicano un taglio straordinario dei tassi.
Alcuni funzionari presenti alla riunione ritenevano che, con una crescita economica stabile e un tasso di occupazione basso, un taglio del tasso di interesse di 25 punti base sarebbe stato più in linea con il percorso di graduale normalizzazione della politica monetaria e avrebbe inoltre dato alla Federal Reserve più tempo per valutare i progressi economici. Un'implementazione graduale di tagli dei tassi di un quarto di punto fornirebbe inoltre ulteriori segnali di prevedibilità del percorso della politica monetaria, hanno aggiunto i funzionari.
Allo stesso tempo, all'interno della Federal Reserve ci sono opinioni diverse sul grado di inasprimento della politica monetaria. Alcuni funzionari hanno sottolineato la necessità di comunicare con il mondo esterno e che, anche se i tassi di interesse venissero tagliati, la riduzione del bilancio potrebbe continuare per qualche tempo.
Ciò significa che ci sono grandi divergenze all'interno della Federal Reserve riguardo al taglio di 50 punti base dei tassi di interesse a settembre.
Per quanto riguarda il futuro percorso di riduzione dei tassi di interesse, che preoccupa molto il mercato, i verbali della riunione hanno evidenziato che se l'inflazione continua a scendere verso l'obiettivo del 2% della Fed e l'occupazione mantiene il suo recente trend di espansione, nel tempo potrebbe rivelarsi opportuno adottare una posizione più neutrale.
Dai verbali della riunione è emerso che le decisioni di politica monetaria della Fed non seguono un percorso predefinito e dipendono dall'andamento economico, dall'impatto delle prospettive economiche e dal bilanciamento tra rischi occupazionali e di inflazione.
Nel discutere le prospettive della politica monetaria, i responsabili delle politiche della Fed hanno sottolineato la necessità di far sapere al mondo esterno che un taglio dei tassi di 50 punti base a settembre non deve essere visto come un segnale che la Fed prevede prospettive economiche negative. Ritengono che le decisioni dipendano dall'andamento della situazione economica, dall'impatto sulle prospettive economiche e dal rapporto tra rischi occupazionali e inflazione.
Per quanto riguarda le prospettive economiche, alla riunione di settembre sui tassi di interesse, i funzionari della Federal Reserve hanno previsto che l'economia statunitense rimarrà solida, con previsioni di crescita del PIL reale pressoché invariate rispetto alla riunione di luglio, ma un tasso di disoccupazione leggermente superiore alle aspettative di luglio.
Per quanto riguarda le prospettive di inflazione, i verbali hanno evidenziato che "quasi tutti i funzionari partecipanti hanno espresso la loro fiducia nel fatto che l'inflazione continuerà ad avvicinarsi al 2%".