Epic Games, nota per le sue battaglie in tribunale, ha avviato un'altra battaglia legale, questa volta prendendo di mira Google e Samsung. La causa sostiene che entrambe le aziende hanno impedito a nuovi app store o alternative come Epic Games Store di apparire sui dispositivi Samsung.

Il nocciolo della lamentela di Epic è la nuova modifica di Samsung ad Auto Blocker, che non consente agli utenti di installare app da fonti non approvate. Sebbene la funzionalità fosse inizialmente facoltativa, è diventata standard a luglio 2024, un mese prima dell'apertura dell'Epic Games Store sui dispositivi mobili.

Epic afferma che questa azione è stata intenzionale per sopprimere la concorrenza e mantenere il predominio del Google Play Store. Come affermato nella causa, il cambiamento è stato apportato in collaborazione con Google, il cui Play Store rappresenta il 30% delle entrate dell'app.

Samsung implementa un processo in 21 passaggi per disattivare Auto Blocker

Secondo Epic, Samsung rende quasi impossibile per gli utenti scaricare e utilizzare l'Epic Games Store perché attiva la funzionalità Auto Blocker di default. In una dichiarazione, Epic ha osservato che per disattivare Auto Blocker, i giocatori devono completare una procedura "onerosa" di 21 passaggi, che l'azienda ha dettagliato nel deposito. Questo livello di complessità, ha osservato Epic, dissuaderà molti utenti anche dal provare a disattivare la funzionalità, facendoli così restare con il Play Store di Google.

Samsung Auto Blocker è una funzionalità di sicurezza che mira a proteggere gli utenti dal download di applicazioni intrusive e pericolose. Tuttavia, Epic sostiene che questa logica di sicurezza è una scusa per mantenere Google come unico gatekeeper per la distribuzione di app sui dispositivi Android. La documentazione legale di Epic afferma che Samsung non aveva mai imposto condizioni simili su app store di terze parti prima.

Tim Sweeney, CEO di Epic Games, ha spiegato come queste restrizioni siano dannose per sviluppatori e consumatori. Secondo Sweeney, è difficile aderire al modello di commissione di Google, soprattutto quando gli store estranei non possono offrire un'interfaccia comoda ai clienti. Ha affermato che Google Play ha offerto una suddivisione dei ricavi dell'88% agli sviluppatori, ma barriere come queste rendono gli sviluppatori meno competitivi e costringono gli utenti a tornare a Google Play.

La causa segue la recente vittoria legale contro Google Play Store

Sweeney ha anche sottolineato che la modifica di Auto Blocker è stata apportata appena prima del lancio dello store mobile di Epic. La causa sottolinea anche che questa restrizione da parte di Samsung è coerente con "livelli insoliti di comunicazione" tra le due aziende, ed Epic ha affermato che ciò è un quid pro quo.

Questa causa arriva dopo un'altra recente vittoria legale che Epic ha ottenuto contro Google. In cui, una giuria ha stabilito che la condotta di Google sul Play Store era anti-concorrenziale. Anche se quella sentenza ha permesso a Epic di gestire legalmente il suo store sui dispositivi Android, la società sostiene che Google e Samsung continuano a ostacolare la concorrenza.

La causa di Epic presenta delle somiglianze con le azioni di Apple nell'app store, soprattutto in Europa. Secondo il Digital Markets Act dell'UE, ad Apple è vietato impedire agli utenti di dispositivi iOS di installare store di terze parti.