FTX creditors only getting '10-25% of their crypto back' — creditor

Cointelegraph · 2024-09-28T19:01:08.000Z

FTX creditors will only get 10-25% of their cryptocurrency back, according to newly revised bankruptcy documents shared by FTX creditor Sunil Kavuri. The FTX creditor-activist explained that the creditors would receive reimbursements according to the petition date when cryptocurrency prices were much lower than today. To put this into perspective, the price of Bitcoin (BTC) was approximately $16,000 at the time the legal petition was filed. The decision to reimburse creditors and customers using petition date prices sparked outrage among FTX creditors, Kavuri told Cointelegraph: "Crypto holders are not whole at petition date prices as confirmed by the debtors, DOJ, and Judge Kaplan. Many FTX customers continue to suffer from mental distress, panic attacks, divorces, and suicidal thoughts as their life savings have been stolen and property still has not been returned." Other FTX creditors and individuals overwhelmingly echoed Kavuri's sentiment. "It’s disgusting they sneak this into the plan so late, after the vote," one user stated. Another FTX creditor asked "I can’t understand why the law can’t protect us investors," and characterized the FTX collapse as a scam. A fellow FTX creditor remarked: "Disgraceful, we have been scammed twice!" Source: Sunil Kavuri. Kavuri also argued that Sam Bankman-Fried violated the FTX terms of service and the broader definition of property rights by using client funds to pay outstanding debts: "The terms of service are unambiguous that title of digital assets is owned by the FTX customer. Sam was convicted beyond reasonable doubt for breaking the terms of service and transferring customer funds to pay off Alameda loans and buy Robinhood shares." On Sept. 6, 2024, the FTX estate reached a deal with Emergent Technologies — an entity founded by Bankman-Fried — to secure the $600 million in Robinhood shares to pay off creditors. Other challenges to the bankruptcy reorganization plan Kavuri and his followers are far from the only objectors to the FTX estate's reorganization plan. In August 2024, a United States-based trustee overseeing the bankruptcy process challenged the FTX reorganization — claiming that the plan grants far too many legal protections for administrators and representatives of the FTX bankruptcy estate. In the legal filing, trustee Andrew Varga pointed out that these types of protections were not standard in similar situations and represented an alarming anomaly: “Such immunity would far exceed the protections that estate professionals, whose employment and compensation are subject to Court approval and oversight receive during the case.” The United States Securities and Exchange Commission (SEC) likewise indicated that they may object to the FTX reorganization plan if the former crypto exchange chooses to reimburse clients with stablecoin payments. Magazine: The $2,500 doco about FTX collapse on Amazon Prime… with help from mom

Secondo i documenti fallimentari recentemente rivisti e condivisi dal creditore FTX Sunil Kavuri, i creditori di FTX riceveranno indietro solo il 10-25% delle loro criptovalute.
Il creditore-attivista di FTX ha spiegato che i creditori avrebbero ricevuto rimborsi in base alla data della petizione, quando i prezzi delle criptovalute erano molto più bassi di oggi. Per mettere le cose in prospettiva, il prezzo di Bitcoin (BTC) era di circa $ 16.000 al momento in cui è stata presentata la petizione legale.
La decisione di rimborsare creditori e clienti utilizzando i prezzi della data della petizione ha scatenato l'indignazione tra i creditori di FTX, ha detto Kavuri a Cointelegraph:
"I possessori di criptovalute non sono integri ai prezzi della data della petizione, come confermato dai debitori, dal DOJ e dal giudice Kaplan. Molti clienti FTX continuano a soffrire di disagio mentale, attacchi di panico, divorzi e pensieri suicidi, poiché i loro risparmi di una vita sono stati rubati e la proprietà non è ancora stata restituita."
Altri creditori e individui di FTX hanno ampiamente riecheggiato il sentimento di Kavuri. "È disgustoso che lo inseriscano di nascosto nel piano così tardi, dopo il voto", ha affermato un utente. Un altro creditore di FTX ha chiesto "Non riesco a capire perché la legge non possa proteggere noi investitori" e ha definito il crollo di FTX come una truffa. Un altro creditore di FTX ha commentato: "Vergognoso, siamo stati truffati due volte!"
Fonte: Sunil Kavuri.
Kavuri ha inoltre sostenuto che Sam Bankman-Fried ha violato i termini di servizio di FTX e la definizione più ampia di diritti di proprietà utilizzando i fondi dei clienti per pagare i debiti in sospeso:
"I termini di servizio sono inequivocabili: il titolo delle risorse digitali è di proprietà del cliente FTX. Sam è stato condannato oltre ogni ragionevole dubbio per aver violato i termini di servizio e trasferito i fondi dei clienti per saldare i prestiti di Alameda e acquistare azioni Robinhood."
Il 6 settembre 2024, il patrimonio di FTX ha raggiunto un accordo con Emergent Technologies, un'entità fondata da Bankman-Fried, per assicurarsi 600 milioni di dollari in azioni Robinhood per saldare i creditori.
Altre sfide al piano di risanamento fallimentare
Kavuri e i suoi seguaci sono ben lungi dall'essere gli unici oppositori del piano di riorganizzazione del patrimonio FTX. Nell'agosto 2024, un curatore fallimentare con sede negli Stati Uniti che supervisionava il processo di fallimento ha contestato la riorganizzazione FTX, sostenendo che il piano garantisce troppe tutele legali per gli amministratori e i rappresentanti del patrimonio fallimentare FTX.
Nella documentazione legale, il curatore Andrew Varga ha sottolineato che questo tipo di protezioni non erano standard in situazioni simili e rappresentavano un'anomalia allarmante:
“Tale immunità supererebbe di gran lunga le protezioni che i professionisti del settore immobiliare, il cui impiego e compenso sono soggetti all’approvazione e alla supervisione della Corte, ricevono durante il caso”.
Anche la Securities and Exchange Commission (SEC) degli Stati Uniti ha dichiarato che potrebbe opporsi al piano di riorganizzazione di FTX se l'ex exchange di criptovalute decidesse di rimborsare i clienti con pagamenti in stablecoin.
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