Secondo Cointelegraph, OpenAI sta valutando una ristrutturazione aziendale per allineare meglio le sue divisioni non-profit e for-profit. Lo sviluppatore di intelligenza artificiale, noto per aver creato ChatGPT, ha dovuto affrontare critiche e sfide legali significative dalla sua decisione del 2019 di istituire un'unità aziendale for-profit accanto alla sua fondazione non-profit originale.

OpenAI sta esplorando la possibilità di trasformare la sua divisione a scopo di lucro in una Delaware Public Benefit Corporation (PBC), un quadro giuridico che impone di bilanciare gli interessi di azionisti, stakeholder e benefici pubblici. Questa potenziale ristrutturazione, descritta in dettaglio in un post del blog del 27 dicembre, mira a facilitare la raccolta di capitali in termini convenzionali simili ad altre aziende del settore. Inoltre, consentirebbe al ramo non-profit di reclutare un team dirigenziale e personale dedicato a iniziative di beneficenza in settori quali sanità, istruzione e scienza.

La controversia che circonda l'iniziativa a scopo di lucro di OpenAI è stata ulteriormente alimentata da una causa intentata dal CEO di Tesla Elon Musk, co-fondatore di OpenAI. Nel 2024, Musk ha citato in giudizio la dirigenza dello sviluppatore di intelligenza artificiale, incluso il CEO Sam Altman, sostenendo violazioni dei termini relativi ai contributi fondativi di Musk all'organizzazione. La causa sostiene che Altman abbia manipolato Musk per co-fondare quella che Musk descrive come una "fantasiosa iniziativa senza scopo di lucro". OpenAI ha difeso la sua decisione di creare un'entità a scopo di lucro, affermando in un post del blog di marzo che era essenziale per garantire il capitale necessario a supportare le esigenze computazionali dei modelli di intelligenza artificiale.

Da allora Musk ha lanciato la sua azienda di intelligenza artificiale, xAI, che sostiene sia stata minata dalle pratiche anti-concorrenziali di OpenAI. Nel frattempo, David Sacks, il presunto "White House AI and Crypto Czar" sotto il presidente eletto Donald Trump, ha criticato il passaggio di OpenAI da filantropia non-profit a entità a scopo di lucro. Sacks, che ha stretti legami con Musk, ha espresso la sua disapprovazione a ottobre, descrivendo la trasformazione di OpenAI come un passaggio da "filantropia non-profit a piranha, azienda a scopo di lucro".

Guardando al futuro, si prevede che il ruolo degli agenti AI, compresi quelli sviluppati utilizzando i modelli ChatGPT, si espanderà in modo significativo all'interno delle comunità decentralizzate entro il 2025. J.D. Seraphine, CEO dello sviluppatore Web3 AI Raiinmaker, ha condiviso questa prospettiva con Cointelegraph a dicembre. Il gestore patrimoniale VanEck prevede che oltre 1 milione di agenti AI saranno integrati nelle reti blockchain entro la fine del 2025.