Secondo Odaily, la Cryptocurrency Open Patent Alliance (COPA) ha accusato Craig Wright, noto anche come "Faketoshi", di oltraggio alla corte e sta cercando di ottenere una condanna a una pena detentiva fino a due anni. Le accuse della COPA derivano dal tentativo di Wright in ottobre di presentare una causa per ottenere 900 milioni di sterline (1,1 miliardi di dollari) relativi alla proprietà intellettuale associata al sistema Bitcoin. Questa azione è considerata oltraggio alla corte perché, a marzo, un giudice ha stabilito che Wright non è Satoshi Nakamoto e gli ha proibito di perseguire cause legali relative alle sue affermazioni di essere il creatore di Bitcoin.
La battaglia legale evidenzia le controversie in corso sulla vera identità di Satoshi Nakamoto, il creatore pseudonimo di Bitcoin. Wright ha a lungo affermato di essere Nakamoto, ma le sue affermazioni sono state accolte con scetticismo e sfide legali. La sentenza del tribunale di marzo è stata una battuta d'arresto significativa per Wright, poiché gli ha impedito di continuare le azioni legali basate sulla sua identità autoproclamata di Nakamoto. L'attuale mossa di COPA di ritenere Wright colpevole di oltraggio alla corte sottolinea l'impegno dell'organizzazione nel proteggere la natura open source di Bitcoin e prevenire ciò che considera affermazioni infondate che potrebbero ostacolare l'innovazione e lo sviluppo nello spazio delle criptovalute.
Questo caso fa parte di una narrazione più ampia che riguarda il controverso ruolo di Wright nella comunità delle criptovalute. Le sue affermazioni hanno scatenato dibattiti e controlli legali, con molti nel settore che mettono in dubbio la validità delle sue affermazioni. L'esito dell'accusa di oltraggio alla corte di COPA potrebbe avere implicazioni per futuri procedimenti legali relativi alla proprietà intellettuale di Bitcoin e alla continua ricerca per scoprire la vera identità del suo creatore. Mentre la situazione si evolve, la comunità delle criptovalute rimane attenta agli sviluppi legali che circondano Wright e al potenziale impatto sul più ampio panorama delle valute digitali.