Il prezzo della criptovaluta di punta Bitcoin (BTC) è sceso dopo aver testato la soglia dei 65.000 dollari, poco dopo che sono stati rilevati grandi deflussi dai portafogli associati al defunto exchange di criptovalute Mt. Gox, che è destinato a distribuire oltre 8 miliardi di dollari ai creditori.

L'exchange di criptovalute, che per un certo periodo era la più grande piattaforma di trading di Bitcoin, è stato violato nel 2011 e alla fine ha dichiarato bancarotta nel 2014. La recente transazione ha riacceso le ansie riguardo a una potenziale svendita da parte dei creditori che sono in fila per ricevere una parte del ricavato. Mt. Gox ha conservato un tesoro di 8 miliardi di dollari in Bitcoin dalla sua bancarotta nel 2014.

Secondo la società di analisi on-chain Arkham Intelligence, circa 5,8 miliardi di dollari in BTC hanno lasciato i portafogli di Mt. Gox verso nuovi indirizzi, potenzialmente prima che i fondi vengano ridistribuiti ai creditori.

OGGI: 5,8 miliardi di dollari. GOX BTC IN MOVIMENTO.Mt. Questa mattina i portafogli Gox hanno spostato un totale di 91.755 BTC (5,8 miliardi di dollari) verso nuovi indirizzi. pic.twitter.com/BEAmk6E70b

– Arkham (@ArkhamIntel) 16 luglio 2024

Mentre il processo fallimentare di Mt. Gox si avvicina alla conclusione, il curatore nominato dal tribunale ha indicato che i creditori possono aspettarsi i pagamenti iniziali della somma forfettaria entro la fine di ottobre. Al momento non è chiaro se questi creditori manterranno i loro token o li venderanno sul mercato.

Nonostante i timori di una potenziale svendita, Arthur Hayes, co-fondatore della popolare piattaforma di trading di derivati ​​di criptovaluta BitMEX, ha recentemente rivelato una teoria sul tasso di cambio tra il dollaro statunitense e lo yen giapponese e su come un indebolimento dello yen potrebbe influenzare il prezzo di Bitcoin superare la soglia del milione di dollari.

Hayes ha suggerito uno scenario in cui la Federal Reserve interviene stampando dollari statunitensi e scambiandoli con yen, per fornire alla Banca del Giappone risorse per stabilizzare il mercato valutario consentendo al tempo stesso alla Cina di continuare la sua espansione monetaria.

Una tale strategia, ha affermato, potrebbe portare alla svalutazione del dollaro USA e ciò, insieme all’ascesa di Bitcoin, potrebbe minacciare lo status del dollaro come valuta di riserva mondiale. Se la teoria è valida, gli investitori istituzionali si muoveranno verso gli Exchange Traded Funds (ETF) di Bitcoin come copertura contro il declino delle tradizionali valute fiat.

Immagine in primo piano tramite Unsplash.