Il CEO di JPMorgan Jamie Dimon chiede la chiusura del settore delle criptovalute. 🪙🤯🤥

Durante l'udienza annuale di controllo bancario, il CEO di JPMorgan Jamie Dimon ha espresso il suo desiderio di "chiudere" l'intero settore delle criptovalute.*

I CEO di importanti banche, tra cui Morgan Stanley, Goldman Sachs, Bank of America e BNY Mellon, si sono uniti a Dimon per discutere dell'efficacia del settore bancario nel servire gli americani.

La senatrice Elizabeth Warren, una critica vocale del settore bancario, ha trovato un terreno comune con Dimon sull'argomento delle criptovalute, citando il loro utilizzo in transazioni illecite e il finanziamento di pericolose attività criminali.

Warren ha fatto riferimento a un rapporto di Chainalysis che stima oltre 23 miliardi di dollari di riciclaggio di criptovalute nel 2022, sebbene un rapporto di metà anno a luglio 2023 abbia mostrato una diminuzione del 65% delle attività illecite di criptovalute.

Dimon ha riconosciuto l'associazione delle criptovalute con le attività criminali, citando l'anonimato e il trasferimento di denaro istantaneo come caratteristiche attraenti per i criminali.

Nonostante la forte posizione di Dimon contro le criptovalute, JPMorgan si è avventurata nello spazio blockchain con iniziative come la stablecoin aziendale, JPM Coin, e la piattaforma blockchain, Onyx.

Warren ha interrogato tutti i testimoni, incluso Dimon, sulla necessità che le società di criptovalute aderiscano alle stesse regole antiriciclaggio delle banche tradizionali.

Tutti gli otto rappresentanti bancari, incluso Dimon, hanno concordato all'unanimità che le società di criptovalute che facilitano le transazioni finanziarie dovrebbero seguire le regole antiriciclaggio.

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