Le preoccupazioni normative hanno fatto sì che oltre una dozzina di exchange abbiano avuto difficoltà a ottenere licenze complete, il che rappresenta un ostacolo alle ambizioni di Hong Kong di diventare una potenza delle criptovalute.

Durante le ispezioni in loco di 11 exchange "ritenuti autorizzati", la Securities and Futures Commission della città avrebbe trovato procedure inaccettabili, mettendo in dubbio la capacità degli exchange di soddisfare tutti i requisiti di licenza. Secondo lo studio, la ricerca ha scoperto che alcuni exchange dipendevano indebitamente da un piccolo gruppo di dirigenti per supervisionare la custodia dei beni dei clienti, mentre altri exchange non "proteggono adeguatamente dai rischi di criminalità informatica".