Secondo Lee, la quotazione di Bitcoin raddoppierà gli attuali massimi storici entro la fine dell'anno.
Stando a Tom Lee, opinionista veterano del mercato crypto, Bitcoin $BTC sarebbe sulla buona strada per raggiungere i 150.000$ nel 2024.
In un'intervistarilasciata alla CNBC ad inizio maggio, Lee, managing partner e responsabile della ricerca presso Fundstrat Global Advisors, è intervenuto con la sua ultima previsione rialzista sul prezzo di BTC.
Lee ribadisce obiettivo di prezzo di 150.000$ per BTC
Questa settimana il prezzo di Bitcoin non è privo di obiettivi ottimistici, sebbene alcuni operatori si stiano concentrando su un orizzonte temporale di lungo periodo.
Lee è tra questi, e rivela come Fundstrat intraveda un prezzo a sei cifre per BTC entro il 2024.
"Riteniamo che Bitcoin sia ancora all'inizio di un ciclo di crescita, quindi l'idea che possa arrivare a 150.000$ quest'anno rientra ancora nel nostro scenario di base", ha dichiarato.
Un tale prezzo equivarrebbe al doppio degli attuali massimi storici, toccati a marzo prima del ritracciamento verso i 56.000$ siglati ad inizio mese.
Lee ha motivato il suo ragionamento puntando sui cambiamenti macroeconomici in arrivo dagli Stati Uniti.
Il linguaggio adottato dalla Federal Reserve in merito ai tagli dei tassi d'interesse - un tema chiave tenuto d'occhio dai trader di asset di rischio - è "più dovish rispetto alla situazione del mercato".
"Credo che sia proprio questo il motivo per cui i mercati si stanno riprendendo", ha suggerito.
Lee è ben noto negli ambienti crypto per le sue previsioni sul prezzo di BTC, non tutte avveratesi. Nel lungo periodo, ha lasciato spesso intendere ai suoi follower su X che essere long su BTC si è rivelato vantaggioso.
"LEZIONE: essere intellettualmente testardi può costare caro", riferisce discutendo la tesi di investimento di Fundstrat.
Al momento della stesura, BTC/USD è scambiato a circa 68.000$, secondo i dati di Cointelegraph Markets Pro e TradingView.
Asset di rischio di fronte a tempistica incerta
Le ultime stime fornite dal FedWatch Tool di CME Group mostrano come i mercati ritengano che un taglio dei tasi rappresenti l'opzione più probabile in occasione della riunione della Fed di settembre, ma non prima.
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L'ultimo verbale relativo alla riunione di maggio del Federal Open Market Committee (FOMC) sottolinea inoltre l'idea che nessuna direzione politica sia esclusa.
"I partecipanti hanno discusso di mantenere l'attuale orientamento restrittivo della politica per un periodo più ampio nel caso in cui l'inflazione non mostrasse segni di un sostenibile avvicinamento al 2% o di ridurre la politica restrittiva nel caso di un inatteso indebolimento delle condizioni del mercato del lavoro", si legge nel verbale.
"Diversi partecipanti hanno menzionato la volontà di inasprire ulteriormente la politica se i rischi di inflazione dovessero concretizzarsi in modo tale da rendere opportuna tale azione".
