Secondo quanto riferito, la SFC avrebbe discusso con gli emittenti di ETF su come fornire servizi di staking attraverso piattaforme autorizzate.
Secondo un rapporto pubblicato da Bloomberg, l'autorità di regolamentazione finanziaria di Hong Kong starebbe valutando la possibilità di consentire agli emittenti di ETF in ETH di effettuare lo staking di Ether e di ottenere così un reddito passivo. Ad inizio anno Hong Kong ha approvato un ETF su Bitcoin più di tre mesi dopo l'approvazione di 10 ETF spot da parte degli Stati Uniti.
Stando a quanto riferito, la SFC avrebbe discusso con gli emittenti di ETF crypto del Paese la possibilità di fornire servizi di staking tramite piattaforme autorizzate, dopo aver ricevuto proposte nelle scorse settimane.
Attualmente l'autorità di regolamentazione finanziaria starebbe solo discutendo la questione e non vi è una tempistica fissa per l'implementazione, sempre secondo Bloomberg.
La manovra intrapresa dalla SFC si contrappone alla politica adottata dalla Securities and Exchange Commission (SEC) degli Stati Uniti. La SEC considera i servizi di staking come un contratto di investimento e una violazione delle leggi sui titoli.
Ciò è risultato evidente dalle recenti modifiche apportate dalle principali istituzioni finanziarie che hanno richiesto l'ETF spot su ETH. Ad esempio, Fidelity ha rimosso lo staking dal suo ultimo deposito S1.
Lo staking di criptovalute come servizio permette agli stakeholder di proof-of-reserve di bloccare i loro token per un periodo di tempo stabilito.
In cambio dello staking, i trader guadagnano una percentuale dei token in stake come ricompensa. Esistono numerosi servizi di staking di terze parti che consentono agli utenti di mettere in stake i propri token.
L'anno scorso, la SEC statunitense ha considerato i servizi di staking come una forma di security, costringendo l'exchange Kraken a cessare i propri servizi di staking negli Stati Uniti.
Coinbase, invece, sta contestando la SEC in materia di staking, pubblicando il 20 marzo una "Petition for Rulemaking" in cui spiega che il core staking non costituisce un titolo in quanto non comporta un investimento di denaro e il costo opportunità dello staking non rappresenta un investimento.
Nel 2024 Hong Kong è emersa come un hub in crescita per i provider di servizi di criptovalute, grazie a diverse normative a favore degli strumenti.
Inoltre, è stato il primo Paese ad approvare un ETF spot su ETH, prima degli Stati Uniti. Tuttavia, la risposta è stata tiepida dopo il lancio del mese scorso. La decisione di consentire lo stake potrebbe tuttavia portare un nuovo flusso di investimenti negli ETF del Paese.