Apple blocca le funzionalità dell’intelligenza artificiale in Europa a causa delle regole del mercato digitale

Il gigante tecnologico Apple sta ritardando il lancio di diverse nuove funzionalità nell’Unione Europea (UE), citando preoccupazioni per il Digital Markets Act (DMA) recentemente implementato. Queste funzionalità includono “Apple Intelligence”, una suite di aggiornamenti AI, insieme alle funzionalità di iPhone Mirroring e SharePlay Screen Sharing.

Apple Intelligence rappresenta un significativo passo avanti nelle capacità di intelligenza artificiale dell’azienda. Descritto da un portavoce di Apple alla CNBC come comprensivo di modelli linguistici e di diffusione di grandi dimensioni “altamente capaci”, incorpora anche un “indice semantico sul dispositivo”. Questo indice funziona su tutte le app, identificando i dati e inserendoli nei modelli di intelligenza artificiale. Questa tecnologia ha il potenziale per migliorare varie funzioni tra cui l'assistente vocale Siri.

L’UE rafforza la presa sulle big tech con il DMA

L’Unione Europea ha adottato un approccio proattivo nei confronti della regolamentazione delle aziende Big Tech. La DMA, entrata in vigore nel maggio 2023, si rivolge specificamente ai “gatekeepers”, potenti società che dominano i rispettivi mercati. Apple è tra le sei società designate come guardiani dall’UE, insieme ad Alphabet (Google), Amazon, ByteDance (TikTok), Meta (Facebook) e Microsoft. Secondo i legislatori dell’UE, queste sei società controllano un totale di 22 “servizi principali della piattaforma”.

La decisione di Apple di ritardare l’implementazione deriva dalle preoccupazioni riguardo al modo in cui il DMA potrebbe avere un impatto sulla privacy degli utenti e sulla sicurezza dei dati. In una dichiarazione a The Verge, Fred Sainz, direttore senior delle comunicazioni aziendali di Apple, ha espresso preoccupazione per il fatto che i requisiti di interoperabilità del DMA “potrebbero costringerci a compromettere l’integrità dei nostri prodotti”.

L’Unione Europea rappresenta un mercato significativo per Apple, con una popolazione che supera i 448 milioni di abitanti distribuiti in 27 stati membri. Tuttavia, l’UE è diventata leader anche nell’attuazione di normative più severe per le aziende Big Tech. Queste normative regolano vari aspetti, tra cui le interazioni con terze parti, il controllo degli utenti sui propri dati e i diritti commerciali relativi alla verifica della pubblicità.

Il mancato rispetto delle normative DMA può comportare pesanti sanzioni per Apple. I reati possono comportare multe fino al 10% del fatturato annuo globale dell’azienda, mentre i recidivi rischiano multe fino al 20%. Inoltre, Apple sta già affrontando un’indagine in corso sulle sue pratiche commerciali all’interno dell’UE.

Le incertezze rimangono mentre Apple cerca chiarezza

Cointelegraph ha contattato l'ufficio stampa di Apple e Fred Sainz per avere conferma e ulteriori dettagli riguardo al ritardo. Al momento della pubblicazione, però, non è pervenuta alcuna risposta. Con l’UE che assume una posizione ferma sulla regolamentazione delle Big Tech, resta da vedere come Apple affronterà questo nuovo panorama e se le funzionalità ritardate verranno eventualmente rilasciate in Europa.