Giovedì, l’indice S&P 500 ha chiuso in ribasso dello 0,2% dopo aver toccato brevemente un nuovo massimo di 5.500. Allo stesso modo, il Nasdaq si è ritirato dello 0,8% rispetto ai livelli record precedenti, riflettendo il calo dei titoli tecnologici a mega capitalizzazione. Nel frattempo, il Dow ha guadagnato 300 punti, sostenuto da Amazon (+1,8%) e Salesforce (+4,3%). Il colosso dei semiconduttori Nvidia, dopo i massimi precedenti, è sceso del 3,5% e ha chiuso sotto Microsoft, rinunciando alla sua posizione di più grande azienda mondiale per capitalizzazione di mercato. Microsoft e Apple hanno invece registrato cali rispettivamente dello 0,1% e del 2,1%. Gli investitori hanno capitalizzato il forte slancio del settore, incassando profitti, mentre si chiedevano fino a che punto le mega-cap che guidano il rally dell’AI potranno continuare a trainare i principali indici azionari, poiché i dati economici suggeriscono sempre più che l’economia statunitense sta gradualmente diventando meno resiliente agli aumenti dei tassi di interesse della Federal Reserve. Le iniziali richieste di sussidio di disoccupazione a metà giugno sono rimaste vicine ai massimi degli ultimi 10 mesi, mentre maggio ha visto diminuzioni nei nuovi progetti edilizi, nei permessi di costruzione e nelle vendite al dettaglio.