Un giudice statunitense ha respinto il tentativo di Meta Platforms di respingere una causa intentata dal miliardario australiano Andrew Forrest, sostenendo che avrebbe promosso schemi di criptovaluta su Facebook utilizzando le sue contraffazioni. Meta ha sostenuto di essere immune da responsabilità in quanto editore di contenuti di terze parti, ma il giudice non è stato d'accordo. Questa è la prima volta che un social network non riesce a invocare l'immunità della Sezione 230 come difesa contro la responsabilità civile per le sue attività pubblicitarie. 🏛️