sec ethereum commodity

Sembra che la SEC abbia cambiato idea su Ethereum e ora lo consideri una merce. 

Che avesse cambiato idea su Ethereum era già chiaro dal momento in cui a maggio aveva approvato le richieste di emissione di ETF spot su ETH, ma ora è arrivata un’altra conferma. 

La rinuncia della SEC: Ethereum è una merce

Infatti, ieri sera Consensys ha annunciato sul suo profilo X ufficiale di aver ricevuto una notifica secondo cui la divisione Enforcement della SEC sta chiudendo le sue indagini su Ethereum 2.0.

ETHEREUM SOPRAVVIVE ALLA SEC.

Oggi siamo lieti di annunciare un’importante vittoria per gli sviluppatori di Ethereum, i fornitori di tecnologia e gli operatori del settore: la Divisione Enforcement della SEC ci ha notificato che sta chiudendo la sua indagine su Ethereum 2.0.

Ciò significa che la SEC...

– Consensys (@Consensys) 19 giugno 2024

Questo, secondo Consensys, significherebbe che la SEC non accuserà più chi permette la compravendita di ETH di consentire lo scambio di titoli non registrati. 

Dopo il passaggio alla Proof-of-Stake, nel settembre 2022, la SEC aveva iniziato a credere che ETH potesse essere considerato un titolo, visto che l’introduzione della PoS genera anche la possibilità di guadagnare semplicemente mettendo in staking i propri token.

Non è però la SEC a decidere cosa debba essere considerato un titolo, e cosa invece una merce, e l’anno scorso un tribunale si è pronunciato esplicitamente sul caso XRP affermando che quando questa criptovaluta è scambiata sui mercati secondari (gli exchange) non può essere considerato un contratto di investimento, e quindi nemmeno una garanzia.

A quel punto in molti iniziarono a pensare che se mai un tribunale fosse stato costretto a pronunciarsi su Ethereum (ETH), avrebbe sostenuto più o meno la stessa cosa, ma la SEC comunque non ne ha voluto sentire parlare.

Il ruolo dell'approvazione dell'ETF

Per questi motivi ci si aspettava che la SEC respingesse le richieste di emissione di un ETF su ETH spot a maggio, in quanto considerava ETH un titolo non registrato e quindi non negoziabile sui mercati regolamentati. 

E invece, inaspettatamente, ha finito per approvare queste richieste. 

Vale la pena notare che in passato aveva rifiutato anche richieste di emissione di ETF spot su Bitcoin, nonostante BTC sia sempre stato considerato una commodity. 

C’è sempre voluta una sentenza del tribunale, emessa lo scorso anno, per costringere effettivamente la SEC ad approvarli. 

Invece a maggio, evidentemente, aveva già cambiato idea. 

L’ipotesi che circola è che, essendo in campagna elettorale per le presidenziali di novembre, l’attuale amministrazione Biden non abbia voluto andare a cercare guai con la comunità crypto, proprio nel momento in cui il suo sfidante Trump sembra poter diventare un politico punto di riferimento negli USA per questa comunità. 

Così la SEC, probabilmente con riluttanza, a maggio ha approvato le richieste di ETF spot su ETH, dopo il clamoroso successo sui mercati tradizionali degli ETF spot su BTC nella prima parte dell'anno, e ora si trova di fatto nell'impossibilità di sostenere l'ipotesi che ETH dovrebbe essere considerato un titolo non registrato. 

Il voltafaccia della SEC: l'agenzia cambia idea su Ethereum (ETH), è una commodity

Il punto è che, se la SEC avesse davvero considerato ETH un titolo non registrato, non avrebbe potuto approvare gli ETF spot collateralizzati in ETH. 

Quindi era già chiaro da maggio che la SEC aveva cambiato idea su Ethereum, da questo punto di vista, anche se probabilmente a malincuore e in modo per nulla convinto. 

D'altronde la SEC è a tutti gli effetti un ente governativo, i cui vertici e membri possono essere sostituiti dal governo. Pertanto, in ultima analisi, è il governo americano a decidere la sua politica e non gli organi interni. 

A questo punto era anche inevitabile che la SEC decidesse di non procedere nel caso contro Ethereum, ritenuto un titolo non registrato, perché avrebbe significato di fatto autoaccusarsi di aver violato la legge autorizzando un ETF su un asset considerato non registrato. -negoziabili secondo le regole del mercato. 

Il risultato è che non solo la SEC ha approvato gli ETF ETH spot sulle borse statunitensi, ma ha anche dovuto inevitabilmente smettere di accusare Ethereum di essere un titolo non registrato. 

A questo punto negli USA si può affermare che l’ETH dovrebbe essere considerato una commodity, come Bitcoin. 

L'azienda Consensys 

Consensys ha ricevuto questa notifica perché il 7 giugno ha inviato una lettera alla SEC chiedendo all'agenzia di confermare che le approvazioni degli ETF spot su ETH a maggio si basavano sul fatto che ETH era considerato una commodity. In risposta, l'agenzia è stata costretta ad ammettere di aver chiuso le indagini su Ethereum 2.0.

L'azienda però afferma anche che la sua lotta continua, perché ora richiede anche una dichiarazione ufficiale sul fatto che l'offerta del software di interfaccia utente MetaMask Swaps and Staking non viola le leggi sulla sicurezza. 

Consensys infatti è l’azienda che ha sviluppato il noto crypto wallet MetaMask, all’interno del quale ormai da tempo sono integrate anche funzionalità di exchange. 

MetaMask è probabilmente il portafoglio per Ethereum più utilizzato al mondo e Consensys è l'azienda leader in questo campo, escluse le organizzazioni no-profit come la Ethereum Foundation. 

Il fondatore di Consensys è Joseph Lubin, che a sua volta è stato anche uno dei cofondatori secondari di Ethereum. Lui è un vero colosso in questo settore, ed è per questo che insiste tanto anche ad alti livelli per evitare che le autorità blocchino Ethereum. 

Una delle cose che ha fatto è stata citare in giudizio la stessa SEC, nel tentativo di impedire all'agenzia di imporre la propria volontà oltre il suo legittimo ruolo. 

Per ora si può affermare che questa battaglia di Consensys contro la SEC si sta concludendo con una vittoria per la crypto company e una sconfitta per l’agenzia governativa, anche se teoricamente non è ancora una battaglia del tutto conclusa. In questo momento, però, un definitivo capovolgimento della situazione appare piuttosto difficile.