Il token DeFi VELO guadagna interesse dopo l'investimento rivelato dal membro del Congresso degli Stati Uniti

Il deputato statunitense Mike Collins (R-Georgia) ha recentemente rivelato nei suoi documenti un acquisto da 15.000 dollari di Velodrome, un altcoin relativamente piccolo. Questo investimento ha portato sotto i riflettori Velodrome Finance, che ha una capitalizzazione di mercato di circa 79 milioni di dollari. Il token VELO, la valuta nativa dell'ecosistema Velodrome, ha registrato un aumento del valore del 9% nell'ultima settimana e viene ora scambiato a 0,1122$.

Velodrome è un protocollo di finanza decentralizzata (DeFi) su reti layer-2. Lanciato nel giugno 2022, Velodrome Finance si è evoluto dal progetto Solidly con l'obiettivo di supportare la liquidità per i protocolli DeFi su soluzioni Layer 2. Impiega un meccanismo di “impegno di voto” ispirato a Curve Finance e Olympus DAO, progettato per promuovere la detenzione a lungo termine attraverso staking, rebasing e bonding.

L'approccio innovativo della piattaforma cerca di mitigare i problemi comuni nella DeFi, come lo scenario "farm and dump", bilanciando le emissioni del protocollo con le commissioni attraverso un sistema di premi. Velodrome offre vari pool di liquidità, con tassi di ricompensa determinati dal voto degli utenti. La distribuzione iniziale di VELO ha coinvolto 400 milioni di token, assegnati tra i membri della comunità, i protocolli dei partner, il team Velodrome e il team Optimism. I titolari di VELO beneficiano di commissioni di transazione, tangenti e premi di rebase. Una volta bloccato, VELO si converte in veVELO, consentendo agli utenti di votare sui pool e influenzare le decisioni sul protocollo.

L'investimento del deputato Collins ha attirato l'attenzione su Velodrome, evidenziando la sua posizione unica all'interno dello spazio DeFi. Mostra anche il crescente coinvolgimento dei politici statunitensi nelle criptovalute, in particolare la recente dimostrazione di forte sostegno da parte del candidato presidenziale Donald Trump nei confronti dell’industria delle criptovalute, arrivando al punto di autodefinirsi il “presidente delle criptovalute”.