Sulla scia di una riunione del FOMC più aggressiva del previsto, gli investitori hanno ridotto la loro esposizione agli asset di fornitura fissa, portando a deflussi di 600 milioni di dollari dai prodotti di investimento in asset digitali, i più grandi da marzo 2024. Il sentimento ribassista si è riflesso anche nel diminuzione del patrimonio totale gestito (AuM), che questa settimana è sceso da oltre 100 miliardi di dollari a 94 miliardi di dollari.

Bitcoin ha sopportato il peso maggiore dei deflussi, con prelievi di 621 milioni di dollari, mentre i prodotti di investimento basati su Ethereum e le altcoin come LIDO e XRP hanno registrato afflussi rispettivamente di 13,1 milioni di dollari, 2 milioni di dollari e 1,1 milioni di dollari. Nonostante il sentiment ribassista, gli Exchange Traded Product (ETP) di asset digitali hanno mantenuto una quota stabile pari al 31% dei volumi di scambio globali su borse affidabili.

A livello regionale, gli Stati Uniti hanno registrato i deflussi più elevati, pari a 165 milioni di dollari, seguiti da Svizzera, Canada e Svezia. Tuttavia, Germania, Australia e Brasile sono in controtendenza con afflussi rispettivamente di 17,4 milioni di dollari, 1,7 milioni di dollari e 0,7 milioni di dollari. Nonostante l’attuale turbolenza del mercato, le prospettive generali rimangono ottimistiche, con volumi di scambi ancora superiori a quelli dell’anno precedente.