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L'Alta Corte dell'Orissa ha stabilito che le operazioni di criptovaluta non sono illegali secondo la legge indiana, in linea con la decisione della Corte Suprema di marzo 2020. Con quella sentenza storica, la Corte Suprema ha annullato la circolare dell'aprile 2018 della Reserve Bank of India (RBI), che vietava alle banche di fornire servizi per transazioni di criptovaluta. La Corte Suprema ha stabilito che il divieto della RBI era incostituzionale, poiché non è riuscito a dimostrare che le criptovalute rappresentassero una minaccia per il sistema finanziario. Di conseguenza, in India non esiste una legge specifica che vieti l’uso delle criptovalute, rendendo legali tali transazioni. La decisione dell'Alta Corte dell'Orissa rafforza questa posizione giuridica, sottolineando che in assenza di una legislazione esplicita che vieti le criptovalute, tali operazioni rimangono legali. Questa sentenza sottolinea l'attuale contesto normativo, in cui le transazioni di criptovaluta sono consentite dalla legge indiana in attesa di ulteriori sviluppi legislativi.
