Secondo un portavoce della famiglia il 14 giugno, le autorità nigeriane hanno ritirato alcune accuse contro il dirigente di Binance detenuto Tigran Gambaryan.

Il Federal Inland Revenue Service (FIRS) ha respinto le accuse fiscali contro Gambaryan e il collega dirigente di Binance Nadeem Anjarwalla.

Tuttavia, la Commissione per i Crimini Economici e Finanziari (EFCC) accusa ancora entrambi i dirigenti di riciclaggio di denaro, e il caso riprenderà il 20 giugno.

Il portavoce della famiglia Gambaryan ha denunciato le accuse come “fasulle” e ha sottolineato il rigetto delle accuse fiscali come prova che la coppia non avrebbe mai dovuto essere accusata.

La salute di Gambaryan è diventata una questione centrale.

Dopo essere crollato in tribunale il 23 maggio a causa della malaria, la sua salute è peggiorata e ora soffre di polmonite.

La sua famiglia sostiene che le autorità carcerarie non sono trasparenti riguardo alle sue condizioni.

“Nonostante l’ordine del tribunale del giudice Emeka Nwite di portare immediatamente Tigran all’ospedale, le autorità carcerarie hanno impiegato 11 giorni per portarlo per un breve controllo.

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"La prigione non permette che i risultati di questo controllo in ospedale vengano rilasciati alla sua famiglia, agli avvocati, né all'ambasciata degli Stati Uniti poiché hanno nominato una persona della prigione come suo parente più prossimo."

Binance ha rilasciato una dichiarazione in cui elogia FIRS per "la sua diligenza e professionalità".

Hanno ribadito che la decisione di ritirare le accuse dimostra che "Tigran non è un decisore in Binance e non ha bisogno di essere trattenuto affinché Binance risolva i problemi con il governo nigeriano."

La dichiarazione concludeva: "Aspettiamo la sentenza della corte su questo, sollevando completamente Tigran da questa faccenda".

Gambaryan e Anjarwalla sono stati arrestati dalle autorità nigeriane a febbraio con l'accusa di riciclaggio di denaro ed evasione fiscale, nonostante Binance avesse accettato di lasciare la Nigeria.

A marzo, Anjarwalla è sfuggito alla custodia, usando il suo passaporto keniota per fuggire. Successivamente è stato rintracciato e arrestato in Kenya, dove rischia l'estradizione in Nigeria.

C'è stato un sostegno significativo per Gambaryan. I legislatori statunitensi hanno recentemente inviato una lettera al Dipartimento di Stato e all’inviato presidenziale per la questione degli ostaggi Roger D. Carstens, evidenziando la “ingiusta detenzione” di Gambaryan.

Successivamente, il 6 giugno, 108 ex procuratori federali hanno firmato una lettera al Dipartimento di Stato, facendo eco alle richieste di rilascio.

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