crypto defi curve

Ieri si è verificata una situazione spiacevole per il fondatore di Curve Finance, Michael Egorov, e per tutta la sua comunità crypto e DeFi, dopo che sul protocollo Llamalend sono state liquidate grandi posizioni con garanzia CRV.

Le liquidazioni forzate hanno fatto crollare il token CRV del 40%, oltre a creare un “debito inesigibile” tipico di alcune piattaforme DeFi in determinate situazioni.

Adesso, però, sembra tutto risolto, con Egorov che ha ripagato la quasi totalità dei debiti inesigibili e le crypto dell’ecosistema Curve che hanno assorbito parte del calo segnato ieri.

Vediamo tutto nel dettaglio di seguito.

Il fondatore di Curve Michael Egorov subisce la liquidazione di un grosso prestito in DeFI: la crypto CRV crolla del 40%

Ieri pomeriggio abbiamo assistito ad un evento drammatico nel mondo crypto DeFi: Michael Egorov, il noto fondatore del progetto Curve Finance, è stato liquidato da alcune ingenti posizioni debitorie per 100 milioni di dollari in stablecoin, con collaterale in CRV.

In totale, secondo quanto riportato da “lookonchain”, poco prima dell’incidente lo sviluppatore russo aveva 4 posizioni aperte su Inverse, uWuLend, Llamalend e Fraxlend, ma solo quella su Llamalend ha sentito il peso delle liquidazioni.

Lo stesso Egorov ha ammesso su X di essere stato liquidato, e che insieme al suo team stava cercando di ristabilire l’ordine e tornare alla normalità.

Il fondatore di#Curvefi(Michale Egorov) è in liquidazione!

Attualmente ha 111,87 milioni di $ CRV (33,87 milioni di dollari) in garanzia e 20,6 milioni di dollari di debito su 4 piattaforme.https://t.co/WM1nW8JKwU pic.twitter.com/huwgetBXuS

— Lookonchain (@lookonchain) 13 giugno 2024

La cascata di liquidazioni ha innescato subito un crollo forzato delle quotazioni dei CRV, che in giornata hanno toccato quota 0,219 dollari per una variazione massima di circa -40%, per poi recuperare leggermente nelle ore successive.

La liquidazione di una posizione così ampia ha iniziato a mettere sotto pressione altri protocolli DeFi poiché CRV viene utilizzato come coppia di scambio e zavorra nei pool di scambio in tutto l'ecosistema.

Un intervento su Frax Lend, ad esempio, ha visto evaporare una garanzia di 3,3 milioni di dollari dopo il crollo dei prezzi di CRV, scesi al di sotto del valore dell'importo preso in prestito.

Vale la pena notare come Arkham Intelligence avesse precedentemente sottolineato i rischi che correva il fondatore di Curve Finance, visto che era a rischio di liquidazione su cinque protocolli, e i meccanismi di richiamo sarebbero scattati se il valore del collaterale fosse sceso di 10 %.

Inoltre, la sua posizione presa in prestito era così grande che rappresentava il 90% dei token crvUSD presenti a Llamalend, costandogli un APY annualizzato del 120% come tasso di finanziamento per il prestito.

Come spiegato da Arkham:

“50 milioni di dollari in prestiti crvUSD da parte di Egorov sono su Llamalend, che attualmente gli costa circa il 120% di APY. Questo perché non c'è quasi nessun crvUSD rimasto disponibile per il prestito contro CRV su Llamalend. 3 dei conti di Egorov rappresentano già oltre il 90% del crvUSD preso in prestito con il protocollo."

Nelle ultime 24 ore Egorov perde 1,12 milioni di dollari dopo l'incidente di ieri.

La dashboard di Akham ci mostra come il suo indirizzo avesse raggiunto un PNL di +600 milioni di dollari alla fine della bull run del 2021, per poi tornare in negativo nel 2022.

Non è la prima volta che si verificano liquidazioni di questo tipo su Egorov e sulla sua piattaforma DeFi.

Nel 2023, un exploit di diversi pool di prestiti Curve ha causato improvvisamente un calo dei prezzi del CRV, mettendo a rischio di liquidazione oltre 100 milioni di posizioni.

In quell’occasione, il miliardario Justin Sun è intervenuto per fornire liquidità e prevenire la formazione di crediti inesigibili, acquistando CRV a uno sconto rispetto al prezzo pre-exploit, evitando un potenziale collasso sistemico.

Ha ripagato il debito inesigibile di 10 milioni di dollari svendendo la criptovaluta CRV e altri asset

Egorov ha subito avvertito la comunità crypto su X di aver subito una grossa liquidazione in DeFi e di aver provveduto a saldare gran parte del debito inesigibile di 10 milioni di dollari che si era formato, rimborsandone il 93% e impegnandosi a ripagare la quota restante.

Per “sofferenza”, o debito inesigibile, in finanza si intende un credito che difficilmente verrà pagato dal debitore. Nella DeFi questa situazione si verifica quando, ad esempio, in un protocollo di prestito si verificano liquidazioni a cascata e pochi individui detengono quantità significative di token depositati come garanzia nel pool.

Il team di Curve Finance e io abbiamo lavorato per risolvere il problema del rischio di liquidazione verificatosi oggi.

Molti di voi sanno che ho fatto liquidare tutti i miei prestiti. La dimensione delle mie posizioni era troppo grande per essere gestita dai mercati e causava 10 milioni di crediti inesigibili. Solo il mercato CRV su...

— Michael Egorov (@newmichwill) 13 giugno 2024

Egorov ha sottolineato come ciò aiuterà gli utenti a non soffrire questa situazione: nonostante ciò, lo sviluppatore ha in un certo senso “approfittato” della propria community e dei detentori di CRV mettendo la risorsa in garanzia per prendere in prestito stablecoin, e poi vendendo CRV a basso prezzo per ripagare il debito. Un comportamento non proprio etico per il fondatore di un famoso protocollo crypto in ambito DeFi.

In ogni caso, Egorov dopo l'incidente si è immediatamente mobilitato per rimborsare rapidamente parte dell'importo preso in prestito su Inverse, UwU Lend, Fraxlend e Curve LlamaLend per mitigare i rischi di liquidazione.

Nelle prime ore asiatiche, come mostrato dallo screenshot delle transazioni dal suo indirizzo, il capo di Curve ha effettuato diversi scambi tra CRV e USDT e rimborsato parte del debito con i token FRAX, DOLA e CRV.

Nel mezzo delle turbolenze del mercato, Egorov ha elogiato il meccanismo di liquidazione soft di Curve Finance per aver gestito con successo uno stress test dopo l’hacking del protocollo UwuLend, avvenuto proprio mentre CRV stava facendo dumping sul mercato.

Ecco cosa ha detto lui stesso su X:

“Il sistema ha mostrato prestazioni fantastiche. Ciò ha dato ai liquidatori il tempo di preparare i fondi e liquidare la posizione OTC dell’hacker. Di conseguenza, il sistema non ha più fondi per gli hacker, nessun debito inesigibile, tutto funziona bene”.

Segnaliamo inoltre come questa notizia sia stata riportata in modo del tutto inesatto da diverse testate online che (in maniera estremamente poco professionale) hanno riportato il tweet di un falso utente che si fingeva il fondatore di Curve, affermando di aver bruciato il 10% di l’offerta di CRV per sostenere il prezzo.

Assolutamente falso.

Fai sempre attenzione a quali fonti ti affidi.

Ho notato che diverse notizie citavano un sosia. Si prega di ricontrollare il nome utente: il seguente messaggio è FALSO pic.twitter.com/QRIxRmRhbX

— Michael Egorov (@newmichwill) 13 giugno 2024