La Fondazione Solana ha espulso oltre 30 validatori dal suo programma di delegazione per il loro coinvolgimento negli attacchi sandwich. Questi operatori, molti dei quali russi, controllano collettivamente circa 1,5 milioni di SOL, ovvero circa lo 0,5% della partecipazione prevista.

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Un attacco sandwich prevede l’inserimento di due transazioni attorno alla transazione della vittima per manipolare il prezzo e trarre profitto dalla differenza. Sebbene i validatori facciano ancora parte della rete Solana, non riceveranno più i booster di pagamento guadagnati in precedenza per la convalida delle transazioni.

Solana si muove per fermare gli attacchi sandwich

Gli attacchi sandwich sono un tipo di strategia del massimo valore estraibile (MEV), nota sulle blockchain che utilizzano mempool. I mempool fungono da aree di attesa per transazioni non confermate. Sebbene Solana non disponga di un mempool nativo, il popolare software di validazione di Jito Labs lo aveva contemporaneamente.

Durante la mania delle monete meme di Solana a marzo, Jito Labs ha disabilitato la funzione mempool per proteggere i trader da attacchi sandwich costanti e costosi. Il CEO di Jito ha affermato che questa decisione era nel migliore interesse dell’ecosistema Solana, anche se ciò significava una potenziale perdita di entrate per i validatori che mantengono operativa la rete decentralizzata.

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Tuttavia, questa misura non ha eliminato il problema. Invece, lo ha portato sottoterra. Sono emerse voci su mempool privati, secondo cui gli operatori avrebbero guadagnato centinaia di migliaia di dollari consentendo attacchi sandwich. Una proposta dell'operatore infrastrutturale DeezNode ha offerto ai validatori che si sono uniti al suo mempool privato il 50% dei profitti di MEV.

La scorsa settimana, un post sulla governance della Jito Foundation ha rivelato che il 10% del pool JitoSOL è delegato a validatori che utilizzano mempool privati. La Fondazione Jito ha proposto sanzioni economiche aggiuntive per questi validatori limitando più SOL in stake. La lista nera della Fondazione Solana prende di mira 32 operatori che detengono 1,5 milioni di SOL, ovvero circa lo 0,5% della partecipazione del programma.

Andrew Tate minaccia Solana 

In un'altra svolta, la controversa personalità di Internet Andrew Tate ha catturato l'attenzione annunciando l'intenzione di mandare in crash la rete Solana. Tate, che in precedenza considerava la criptovaluta una truffa, ora mira ad acquistare una grande quantità di token SOL per sopraffare la capacità di transazione della rete.

Questa mossa è vista dalla comunità come parte di una strategia più ampia per mantenere il suo “influenza” tra le battaglie legali in corso. Gli esperti avvertono che se la Tate riuscisse a portare avanti la decisione, Solana, che gestisce circa 1.900 transazioni al secondo, potrebbe trovarsi ad affrontare una tensione senza precedenti. Un simile attacco potrebbe avere un impatto significativo sulla rete e potenzialmente causare un calo del valore di SOL.

Reportage criptopolita di Jai Hamid