A partire da oggi, 10 giugno 2024, la Fondazione Solana ha rimosso un numero imprecisato di validatori dal suo pool per aver partecipato ad attacchi sandwich contro altri account SOL sulla catena.

Secondo Mert Mumtaz, cofondatore di Helius, questi trasgressori non riceveranno più sussidi dalla Fondazione Solana.

Mumtaz ha spiegato su X che il rilevamento di validatori dannosi è stato reso possibile attraverso modifiche specifiche.

L’architettura di Solana non consente pratiche MEV (massimo valore estratto) in modo nativo poiché i suoi clienti non accedono ai mempool.

La rimozione di questi validatori dal pool di supporto della Fondazione Solana non significa la loro cessazione o sanzioni aggiuntive.

Invece, la fondazione sta semplicemente ritirando il sostegno finanziario per evitare che gli utenti al dettaglio vengano sfruttati.

Mumtaz ha sottolineato che la Fondazione Solana rappresenta solo il 16% del pool di validatori nel suo meccanismo di consenso.

Nonostante queste misure, Mumtaz ha sottolineato che l’impatto di questa azione è limitato.

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I validatori possono ancora operare in modo indipendente, portando a potenziali attacchi MEV. MEV, che sta per “valore massimo estratto” o “valore estratto dai minatori”, implica trarre vantaggio dai trader on-chain eseguendo lo sniping dei mempool.

Mumtaz ha ammesso che Solana deve ancora affrontare molte altre forme di MEV, indicando che, sebbene la decisione della fondazione sia un passo avanti, non elimina del tutto il rischio.

È noto che i cecchini MEV spendono ingenti somme in gas, come precedentemente riportato da U.Today.

Nelle ultime 24 ore, la criptovaluta principale di Solana, SOL, ha registrato un calo dello 0,8%, attualmente scambiata a 158,65 dollari sugli scambi di criptovalute spot.

Questa mossa della Fondazione Solana sottolinea il suo impegno nel proteggere gli utenti al dettaglio e nel mantenere l'integrità della rete.

Tuttavia, evidenzia anche le sfide legate all’eradicazione completa delle pratiche MEV in una rete senza autorizzazione in cui i validatori hanno una notevole libertà.

In sintesi, sebbene la Fondazione Solana abbia adottato misure significative per penalizzare i validatori dannosi, la questione più ampia degli attacchi MEV rimane una sfida complessa all’interno dell’ecosistema Solana.

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